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Articolo aggiornato sabato, 15 Dicembre 2018 16:38
Tipici Sannacchiudere tarantini
Proviamo a chiudere gli occhi e immaginiamo le massaie di una volta con le mani “in pasta” mentre lavorano uova e farina con gli immutabili e magici gesti della tradizione, mentre modellano con dita esperte i mitici e i tipici Sannacchiudere tarantini, i dolcetti natalizi di Taranto. Con il loro delicato aroma di cannella sono croccanti e dorati all’esterno ma morbidi all’interno e decorati in superficie con zuccherini colorati. In diversi paesi pugliesi vengono chiamati “purcidduzzi” ma scopriamo perché si chiamano Sannacchiudere…….
Origine del nome
Il nome letteralmente significa “che si devono chiudere” e la leggenda vuole che le fornaie, dopo aver sfornato i golosi dolcetti, li nascondevano accuratamente in dispensa in modo da preservare i Sannacchiudere dagli assalti golosi di grandi e piccini e farli arrivare così sani e salvi sulle tavole natalizie. E del resto resistere alla bontà di questi dolcetti (rivisitazione degli struffoli napoletani) fritti nell’olio e velati di miele (quello buono!) è assolutamente impossibile.
Iniziate a leccarvi i baffi quindi, per preparare i veri Sannacchiudere tarantini servono:
Ingredienti
- 500 gr di farina 00
- 100 gr di olio EVO
- un quarto di bustina di lievito per dolci
- 50 gr di zucchero
- 2 uova
- vino bianco q.b. (circa un bicchiere)
- la scorza grattugiata di un’arancia
- 1 pizzico di cannella
- circa 500 gr di miele di ottima qualità
- zuccherini colorati per guarnire
- olio per friggere.
Preparazione
In una padella scaldare l’olio con la buccia d’arancia avendo cura di non farlo friggere (questo passaggio serve per far sì che l’olio si aromatizzi con l’agrume), spegnere e lasciar raffreddare. Mettere la farina a fontana su una spianatoia, mescolare tutti gli ingredienti insieme, aggiungendo altro vino se l’impasto dovesse risultare eccessivamente compatto. Dividere l’impasto in pezzetti con i quali creare dei bastoncini che andranno poi tagliati in piccoli tocchetti da incavare sui rebbi di una forchetta.
Considerate che in frittura, i Sannacchiudere raddoppiano di volume, quindi non fateli troppo grossi. Friggere in abbondante olio, avendo cura di non buttare troppi Sannacchiudere, dato che tendono a produrre molta schiuma nell’olio. Scaldare il miele in una padella capiente diluendolo con un paio di cucchiai d’acqua. Versare i Sannacchiudere nel miele, mescolare accuratamente il tutto e decorare con zuccherini colorati.
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Consigli
In fase di frittura i Sannacchiudere tendono a raddoppiare di volume, quindi prestare attenzione a non farli troppo grossi. Accompagnarli con un vino dolce che ne esalterà il sapore lievemente speziato.
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