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Automobili DIESEL più ecocompatibili
Lo dicono i risultati dello studio del “Transport % Environment” sulle automobili diesel più ecocompatibili, o se vogliamo, meno inquinanti parrebbe riabilitare la casa automobilistica tedesca. Lo scandalo Dieselgate che ha travolto la Volkswagen ha forse prodotto i primi risultati?
La questione “consumi taroccati”, ricordiamo, travolse nel 2015 la Volkswagen che ammise l’anno scorso di avere fatto ricorso a un software truccato per manipolare i test di misurazione delle emissioni inquinanti in modo che le auto rientrassero in parametri ecologicamente “a norma”.
Lo studio di Transport&Environment
La Transport&Environment è una organizzazione non governativa di Bruxelles specializzata nello studio delle emissioni inquinanti degli autoveicoli. Transport&Environment stima circa 29 milioni di autoveicoli non in regola con motori diesel circolanti nell’Unione Europea con emissioni di inquinante superiori rispetto ai limiti autorizzati.
L’Italia è al quarto posto con più di 3 milioni di autoveicoli non in regola. A “vantare il primato” è la Francia (con 5,5 milioni di autoveicoli), seguita dalla Germania (5,3 milioni) e dal Regno Unito (4,3 milioni).
Automobili diesel più ecocompatibili: i risultati dello studio

Prima della loro pubblicazione, i dati ricavati dallo studio riguardanti 230 modelli diesel, sono stati presi in esame dalle commissioni di inchiesta in Francia, Gran Bretagna e Germania. I risultati (che si possono scaricare cliccando sul seguente link: DieselgateReport), posizionano la Volkswagen al primo posto come il meno inquinante (in condizioni medie di guida) d’Europa (vedi Grafico).
Al contrario di quanto ci si aspettasse, le emissioni di NOx (la sigla generica che indica collettivamente tutti gli ossidi di azoto, compresi quelli prodotti dalle automobili durante la combustione nei motori diesel e finisce nell’aria che tutti respiriamo) prodotte dalle quattro marche del gruppo Volkswagen sono risultate le meno dannose tra quelle analizzate. Si tratta dei più recenti modelli Euro 6: Audi, Seat, Skoda e Volkswagen. I dati mostrano, nei casi peggiori, valori di emissioni due o tre vole superiori rispetto ai valori consentiti.
Ben diversa è risultata la situazione per le automobili di Fiat & Suzuki, Renault-Nissan, e Opel-Vauxhall le cui emissioni di NOx nell’atmosfera sono fino a quindici volte superiori ai limiti consentiti.
Le auto della Volkswagen richiamate meno del 10%
Manfred Bort riferisce che in Europa, le vetture del dieselgate già richiamate e riparate dal Gruppo Volkswagen sono meno del 10% su un totale di circa 8,5 milioni. L’elenco delle tedesche oggetto del richiamo comprende 5 milioni di Volkswagen (tra cui Golf VI, Passat VII e Tiguan prima serie), 2,1 milioni di Audi, 1,2 milioni di Skoda e 700 mila Seat, oltre a quelle della gamma commerciale.
Le operazioni sono ufficialmente iniziate il 2 febbraio 2016 con i 2.0 TDI dei pick-up Amarok, seguiti dalla Passat e dalle altre auto che montano il quattro cilindri diesel della famiglia EA 189. In Italia, è stato richiamato solo il 30% dei modelli e solo il 50% degli italiani proprietari dei modelli richiamati ha portato la propria autovettura in officina per eseguire la modifica.
Cosa prevede la modifica sui modelli oggetto del richiamo
Si tratta di una modifica software per i motori 1.2 e 2.0 TDI, un intervento della durata di circa mezz’ora. Per i circa 3 milioni di propulsori di 1.6 litri sarà necessaria anche l’installazione del cosiddetto “flow transformer”, un filtro aggiuntivo da collocare all’ingresso del condotto dell’aria.
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