13 Marzo 2025
Home » Cronaca » Italia » Tragedia familiare a Cisterna di Latina | Spara alla moglie, ammazza le 2 figlie e si toglie la vita
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Cisterna di Latina tragedia familiare

Ha lasciato col fiato sospeso familiari, conoscenti e amici l’uomo protagonista a Cisterna di Latina tragedia familiare che è finita malissimo.

Strage dell’appuntato Capasso

Luigi Capasso, appuntato scelto 43enne dei Carabinieri in servizio a Velletri, ha sparato alla moglie colpendola con 3 colpi di arma da fuoco. Le ha sottratto la borsa con le chiavi di casa dove poi si è barricato e ha ammazzato i due figli di 8 e 14 anni mentre dormivano.

Ha utilizzato la pistola d’ordinanza con la quale ha ridotto in fin di vita la moglie, Antonia Gargiulo, dopo averla attesa vicino il garage. La donna sta lottando tra la vita e la morte, ricoverata in codice rosso all’ospedale San Camillo di Roma. Lui, dopo la strage e i ripetuti tentativi di negoziazione dei Carabinieri, si è tolto la vita.

I segnali premonitori

Capasso era stato reintegrato nell’Arma dopo 5 anni di sospensione dal servizio e da alcuni anni era in causa di separazione giudiziale dalla moglie. La donna aveva chiesto aiuto in più di una occasione anche alle Forze dell’Ordine senza però mai presentare denuncia ufficiale. Non voleva che il marito arrivasse con quella denuncia a rischiare di essere definitivamente congedato dall’Arma.

Quel post su Facebook del 10 febbraio 2018 di Capasso fa rabbrividire: “Non dire mai ‘a me non accadrà, io non lo farei mai perché la vita sa essere imprevedibile e nessuno è immune da certe cose. Tutto capita, anche quello che mai avresti immaginato“.

Cisterna di Latina tragedia familiare raccontata dall’avvocato

Maria Belli, l’avvocato di Antonia Gargiulo ha detto all’Adnkronos: “Avevo incontrato le bambine qualche tempo fa ed erano terrorizzate dal padre. La situazione tra la coppia era tesa e si era per così dire aggravata quando a settembre lui ha aggredito la moglie davanti alla Findus, suo luogo di lavoro, tanto che sono dovuti intervenire i colleghi di lei a sua difesa“.

La precedente aggressione

L’avvocato ha aggiunto: “In precedenza l’aveva aggredita anche a casa davanti alle bambine. Dopo l’episodio di settembre lei ha deciso di separarsi e lui andò via da casa. Si sono susseguiti diversi tentativi di riavvicinamento ma tutti vani.

Lui si faceva trovare sotto casa, la seguiva, uno stalker insomma, cercava di incontrarla, ma lei, anche su mio consiglio, ha sempre rifiutato tutti gli incontri. Anche quando lui ha svuotato il conto corrente comune e disse che le avrebbe dato i soldi se acconsentiva ad incontrarlo. Mai avvenuto. E’ sempre stata attentissima, molto prudente“.

Lo sconcerto del presidente della Regione Lazio, Zingaretti

Quello che è accaduto a Cisterna di Latina è sconcertante. Voglio esprimere vicinanza e cordoglio ai familiari delle vittime. Da uomo e da padre sono senza parole di fronte a questa tragedia. Il mio pensiero va a tutte le donne che lottano per uscire dalla violenza degli uomini“.

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