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Differenze tra magnitudo ML e Mw
Molto spesso, in occasione di una o più scosse di terremoto, sentiamo parlare di Ml e Mw. Questi riportano numeri diversi provocando confusione ma il più delle volte non si tratta di un errore. Proviamo a capire meglio insieme, vedendo le differenze tra magnitudo Ml e Mw grazie anche all’aiuto degli esperti dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia.
IL CONCETTO DI MAGNITUDO
Il concetto di Magnitudo fu introdotto nel 1935 da Richter per rispondere alla necessità di esprimere in forma quantitativa e non soggettiva la “forza” di un terremoto. La Magnitudo Richter, detta anche Magnitudo Locale (Ml), si esprime attraverso il logaritmo decimale del rapporto fra l’ampiezza registrata da un particolare strumento, il pendolo torsionale Wood-Anderson, e un’ampiezza di riferimento. La Magnitudo Richter può essere calcolata solo per terremoti che avvengono a distanza minore di 600 km dalla stazione che ha registrato l’evento.
SISMOGRAMMI E SISMOMETRI
I sismologi indicano la dimensione di un terremoto in unità di magnitudo mentre i modi con cui la magnitudo è misurata sono diversi. A partire dai sismogrammi, perché ogni metodo funziona solo su un intervallo limitato di magnitudo e di distanze epicentrali, oltre che con differenti tipi di sismometri.
I DIVERSI METODI DI MISURAZIONE
Alcuni metodi sono basati su onde di volume (che viaggiano in profondità all’interno della struttura della Terra). Alcuni sono basati su onde superficiali (che viaggiano soprattutto lungo gli strati superficiali della Terra) e alcuni basati su metodologie completamente diverse. Tuttavia, tutti i metodi sono progettati per raccordarsi ben oltre l’intervallo di magnitudo dove sono affidabili.
I VALORI PRELIMINARI FORNITI NEI PRIMI ISTANTI
Valori preliminari di magnitudo, basati su dati incompleti sono disponibili già dopo poche decine di secondi dal terremoto. Questi,
per scopi di protezione civile, vengono comunicati al Dipartimento della Protezione Civile e riportati su sito dell’Ingv. Tali valori preliminari di magnitudo possono tuttavia differire dalla magnitudo definitiva anche notevolmente (circa 0.5). Vengono quindi sostituiti da stime più accurate di magnitudo non appena altri dati sono disponibili.
LA MAGNITUDO MW
Nella maggior parte dei casi, la prima stima della magnitudo fornita dalla Sala Simica dell’INGV di Roma è la magnitudo Richter o magnitudo locale ML. Per eventi di magnitudo maggiore di circa 3.5, se ci sono dati disponibili, si calcola il meccanismo focale con la tecnica chiamata TDMT (Time Domain Moment Tensor) che permette di ottenere anche la Magnitudo Momento MW.
La magnitudo momento, introdotta negli anni ’70 da Kanamori, deriva dal parametro sismologico “momento sismico” che equivale al prodotto tra area di faglia, dislocazione e la resistenza delle rocce. Il momento sismico e la magnitudo momento rappresentano la migliore stima della reale grandezza del terremoto.
FONTE di parte delle informazioni: sito IngV.
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