14 Marzo 2025
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Operaio Ilva morto

Operaio Ilva morto

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Operaio Ilva morto | Grave incidente all’interno dello stabilimento

Operaio Ilva morto. Un operaio di una ditta appaltatrice è morto questa mattina all’interno dello stabilimento Ilva. Pare che nell’area di agglomerazione un enorme e pesantissimo tubo si sia staccato travolgendo il povero operaio 49enne che è morto sul colpo mentre lavorava insieme ai suoi colleghi.  Intervenuti sul posto gli ispettori del lavoro e i carabinieri per stabilire la dinamica dei fatti e accertare eventuali responsabilità. Lo SLAI COBAS ha poi comunicato ufficialmente il nome dell’operaio deceduto: si tratta di Cosimo Martucci, 49 anni, di Massafra (Ta), schiacciato da un tubo d’acciaio che aveva imbragato e che stava caricando su un camion dopo i lavori di smontaggio di una canna fumaria nel reparto Agglomerato. L’acciaio miete dunque ancora vittime e ancora una volta nello stabilimento di Taranto dove più volte, negli anni, si sono verificati incidenti spesso mortali. Quello di oggi ci ricorda un incidente avvenuto diversi anni fa al tubificio 2 quando due operai furono travolti da un tubo che schiacciò loro le gambe. I due malcapitati ancora oggi portano i segni di quell’incidente dal quale uscirono vivi solo per miracolo. Subirono diverse operazioni alle gambe che erano state letteralmente spezzate dal pesantissimo tubo e da allora hanno ripreso solo parzialmente a vivere una vita normale. Furono spostati in reparti considerati “meno rischiosi”. Da allora a Taranto e all’Ilva non è cambiato quasi nulla: tanto fumo (in tutti i sensi), molte chiacchiere, tanti decreti statali, tanto inquinamento (progressivamente aumentato), ancora tanti incidenti molti dei quali anche mortali. Vedremo se anche questa volta si darà la colpa alla presunta imperizia dell’operaio o alla casualità che ha provocato questa ennesima disgrazia per la quale certamente non pagherà nessuno se non un’altra famiglia con lacrime e sangue dopo anni di sudore e sacrifici. Ci uniamo al dolore della sua famiglia nella speranza che qualcosa a Taranto cambi al più presto possibile.

 

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