
Il pasticciotto leccese
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ORIGINALE PASTICCIOTTO LECCESE
Descrivere la bontà dell’originale pasticciotto leccese caldo a colazione è impossibile con semplici parole, tuttavia conoscere storia e ricetta di questo capolavoro di pasticceria tipica salentina è quantomeno doveroso. Ricetta semplice ma geniale, intrisa di storia e tradizione, l’originale pasticciotto leccese affonda le sue radici nella storia e noi ve la vogliamo raccontare.
LA VERA STORIA
Il pasticciotto nasce nel 1745 a Galatina nella nota pasticceria appartenente alla famiglia Ascalone. Ricetta semplice a base di pasta frolla farcita di crema pasticcera e cotta in forno, l’origine di questo dolce è quantomai singolare.
Si narra infatti che il proprietario della pasticceria Ascalone, trovatosi in gravissime difficoltà economiche, pensava e ripensava ad una nuova ricetta che potesse risollevare le sorti della sua attività, quando scorge tra le sue preparazioni un impasto e un po’ di crema che non sono sufficienti a farcire una torta intera. Decide quindi di utilizzarli mettendoli in un piccolo stampo e ricavandone così una mini torta a base di crema che Ascalone definisce “pasticcio”.
E COSÌ, ANCORA CALDO DI FORNO…
… il pasticcio appena creato viene donato a un passante che, assaggiandolo, non lesina complimenti e lodi, a tal punto che l’uomo ordina altri pasticci da far assaggiare alla sua famiglia. Nasce così ufficialmente il pasticciotto leccese, presente addirittura nell’elenco nazionale dei prodotti agroalimentare tradizionali redatto dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali.
Un dolcissimo gioiello tutto da gustare, croccante e cremoso al tempo stesso, da mangiare rigorosamente ben caldo per rendere al palato tutte le sue peculiarità uniche nel loro genere.
ORIGINALE PASTICCIOTTO LECCESE: LA RICETTA
(Ingredienti per 10 pasticciotti)
Per la pasta frolla:
- 250 g. di farina 00
- 125 g. di burro
- 125 g. di zucchero
- 2 tuorli d’uovo
- 1 cucchiaino di lievito per dolci in polvere
- un pizzico di sale.
Per la crema pasticcera:
- 1/2 l di latte
- 125 g. di zucchero
- 4 tuorli d’uovo
- 50 g. di farina 00
- 1/2 stecca di vaniglia
PREPARAZIONE
Iniziare a preparare la pasta frolla: tagliare a pezzetti il burro e lasciarlo ammorbidire. Setacciare la farina, disporla a fontana sulla spianatoia, mescolarla al sale, al lievito e allo zucchero, mettere il burro spezzettato al centro della fontana e con la punta delle dita mescolare per fargli assorbire un po’ di farina. Unire le uova e mescolarle alla farina.
Lavorare l’impasto e formare una palla, avendo cura di impastare molto velocemente perché la pasta frolla non deve assolutamente scaldarsi. Coprire con pellicola trasparente e lasciar riposare in frigo per almeno mezz’ora. Nel frattempo preparare la crema: in un pentolino portare a ebollizione il latte con la stecca di vaniglia, lasciare in infusione per alcuni minuti e poi togliere la vaniglia. Mescolare in una ciotola lo zucchero alla farina.
IN UN’ALTRA CIOTOLA …
..sbattere i tuorli con una frusta, versarvi un po’ di latte caldo e poi, un po’ alla volta, sempre continuando a mescolare, il composto di zucchero e farina. Mescolare fino a ottenere un composto omogeneo, poi incorporare, sempre mescolando, il resto del latte caldo.
Versare la preparazione nel pentolino e portare a ebollizione su fuoco dolce, mescolando continuamente perché la crema tenderà ad attaccarsi sul fondo del recipiente. Lasciar cuocere finché la crema si sarà addensata.
A questo punto tirare la pasta frolla con un mattarello allo spessore di 3-4 mm. Foderare con essa gli appositi stampini per pasticciotti, farcire con crema pasticcera, coprire con altra pasta frolla a formare il “coperchietto”, spennellare con tuorlo d’uovo e infornare in forno preriscaldato a 200° per circa mezz’ora.
I pasticciotti leccesi vanno mangiati sfornati da poco, caldissimi, una bontà alla quale nessuno potrà resistere!
LA VIDEO RICETTA (NELLA VERSIONE CON LO STRUTTO)
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In realtà la vera ricetta prevede che la pasta frolla sia fatta con lo strutto, non con il burro! Il che fa una enorme differenza tanto nel sapore quanto nella consistenza (provare per credere!)