27 Luglio 2024
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Una serata con Roberto Benigni Rai5

Rai Cultura dedica l’intera serata del giorno di Santo Stefano al poliedrico talento dell’artista toscano, dagli esordi teatrali ai successi televisivi. Una serata con Roberto Benigni Rai5.

Più di 4 ore di Benigni

Con “Una serata con Roberto Benigni Rai5” una cavalcata a briglie sciolte per raccontare una vicenda artistica trasversale che spazia dal comico al grottesco, dal surreale al drammatico, in compagnia di uno degli artisti più amati dal pubblico italiano, Roberto Benigni. Rai Cultura dedica l’intera serata del 26 dicembre 2016 su Rai5 al poliedrico talento dell’artista toscano, dagli esordi teatrali ai successi televisivi.

Il programma della serata

  • Ore 21.15
    “Ma che cos’è questo amore”, con Roberto Benigni e Lucia Poli e la  regia di Ugo Gregoretti. Uno schiaffo risuona nella carrozza di un treno in galleria: diversi uomini e un’elegante signora assistono alla scena. Cos’è successo? Tra Napoli e Capri nasce una storia d’amore. La commedia, ispirata al romanzo omonimo di Achille Campanile del 1924, accosta scene e quadri dotati di autonomia, e non è difficile concordare con chi ha visto proprio nella “tragedia in due battute” l’elemento modulare minimale delle costruzioni paradossali e assurde che contraddistinguono la scrittura dell’autore.
  • Ore 23
    “Opinioni di un clown”, il documentario di Andreina di Porto e Felice Cappa. Un ritratto dell’artista, fra pubblico e privato. Artista istintivo sempre in assonanza con un pubblico vastissimo ed eterogeneo, Benigni trafigge con il suo humour ma anche con i suoi modi disarmanti ed ingenui, in apparenza. Già dai primi esordi nel mondo teatrale e televisivo si poteva intuire che con quella figura allampanata e tenera, i funambolismi della lingua, gli ammiccamenti di un volto mobile e sempre ironico, l’artista sarebbe entrato prepotentemente nel nostro immaginario, passando con grazia dagli esordi un po’ grevi e arrabbiati di Mario Cioni alla lettura appassionata e colta del suo conterraneo Dante.
Nella notte
  • Ore 23.55
    “Vita da Cioni”, i monologhi teatrali  con cui Roberto Benigni metteva in scena il sottoproletario Mario Cioni, che conosce solo il linguaggio del corpo e si esprime con furiose invettive contro tutto ciò che lo circonda. Rabbioso, forte, disperatissimo. Attraverso l’asprezza del Cioni Mario, Benigni riesce a far ridere sulla fame, la solitudine, le sconfitte quotidiane, dando voce alle tante figure povere e impetuose che animavano la campagna toscana.  La regia è di Giuseppe Bertolucci e accanto a Roberto Benigni ci sono Carlo Monni e Chiara Moretti.
  • Ore 1.25
    “La villana di Lamporecchio in Firenze”, la commedia di Luigi del Buono. La campagna o la città? Essere servi o essere padroni? Poveri o ricchi? La commedia racconta di un trasloco fisico dalla campagna alla città e di un trasloco “sociale” dalla condizione di servi a quella di padroni. L’improvvisa e improbabile eredità di Dorotea, villana di Lamporecchio, porta tutta una serie di personaggi che sono in relazione con lei, ad entrare, più o meno volutamente, in un gioco di bugie, travestimenti e inganni. E così tra “miseria e nobiltà” i personaggi nei loro goffi e ridicoli tentativi di essere ciò che vorrebbero e non sono, ci regalano una classica parodia del potere e della ricchezza. I sogni e le speranze di questi caratteri sull’orlo della pazzia, durano però quanto una bolla di sapone. Roberto Benigni veste i panni di Pizzuga, con Ave Ninchi nel ruolo di Dorotea. Regia di Eros Macchi.

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