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Alghe
Le alghe marine hanno fatto parte per lungo tempo dell’alimentazione quotidiana di quei popoli che vivevano a ridosso del mare, utilizzate abitualmente al pari di frutta e verdura.
Molte sono le testimonianze antiche che sull’utilizzo di alghe nella cucina di Cina e Giappone, considerate da queste popolazioni una fonte eccezionale di benessere. Le alghe sono sul nostro pianeta da milioni di anni e la loro struttura, nel corso del tempo, ha subito ben pochi cambiamenti.
Proprietà delle alghe
Sono ricche di clorofilla che sintetizzano in base alla luce solare che riesce ad arrivare a loro nelle profondità marine. Quelle verdi sono quelle che crescono più in superficie, le brune invece crescono a media profondità, mentre le rosse sono quelle che crescono a profondità maggiori.
Quelle che possiamo reperire oggi nei negozi provengono principalmente dal Giappone o dalla Bretagna, dove c’è un largo consumo di questi vegetali.
Le alghe (di qualsiasi tipo) sono una fonte eccellente di iodio, elemento indispensabile nella prevenzione dei disturbi alla tiroide e per stimolare il naturale metabolismo. Sono anche un’ottima fonte di sali minerali quali calcio, ferro, zinco, rame, sodio, magnesio, potassio e fosforo. Contengono molte più proteine delle comuni verdure di terra, pochissimi grassi e diverse vitamine tra cui il complesso B (compresa la vitamina B12), vitamina A e K. La presenza di mucillagini rendono le alghe un valido aiuto per regolare le funzioni intestinali. Studi più o meno recenti dimostrano la capacità delle alghe di neutralizzare i metalli pesanti e le sostanze tossiche che possiamo ingerire con il cibo.
Le alghe più usate in cucina
Alga Kombu: E’ un’alga bruna con foglie lunghe da 1 a 3 metri che, essiccata al sole, si presenta in strisce nere, lunghe e spesse. Il Kombu è altamente depurativo per l’intestino ed è ricco di acido glutammico, una sostanza poi riprodotta industrialmente come glutammato di sodio, ingrediente principale dei dadi da brodo, (un esaltatore di sapidità). Questa alga, cotta, ha la proprietà di far ammorbidire gli altri ingredienti con cui viene cucinata. E’ un’ottima base quindi per brodi e zuppe.
Alga Hijiki: E’ un’alga bruna originaria del Giappone che si presenta con foglie cilindriche. Grazie al suo alto contenuto di calcio in Giappone se ne ricava un rimedio tradizionale per rinforzare unghie e capelli. Quando sono messe in ammollo queste alghe aumentano molto il loro volume, quindi è bene usarne sempre porzioni ridotte. Si usano in abbinamento a verdure, tofu o cereali.
Alga Nori: E’ un’alga rossa che cresce spontanea in molti mari del mondo. Si usa arrotolata insieme a verdure o pesce ed è l’ingrediente base di alcuni piatti Giapponesi come il sushi. Ricca di vitamina A, si abbina bene anche ai cibi grassi in quanto ne favorisce la digestione.
E ancora..
Alga Dulse: E’ un alga rossa originaria dell’Atlantico ed è la più ricca di ferro rispetto agli altri tipi di alga. Il suo consumo risale a tempi antichi, quando era un ingrediente comune nella cucina dei popoli del nord Europa e del Canada. Se lasciata a bagno a lungo può anche essere consumata cruda. Si abbina bene a verdure e cereali.
Alga Agar Agar: Questo elemento si presenta in commercio in fiocchi e serve per addensare creme, zuppe e tutta una serie di piatti dolci o salati. Deriva da un’alga rossa ed è ricca di sostanze gelatinose e minerali. Priva di calorie può essere anche usata come leggero lassativo.
Alga Wakame: E’ un’alga bruna originaria del Giappone che assomiglia ad una foglia scura e dentellata. Al centro di essa si trova una spessa nervatura mucillaginosa che è la sua peculiarità. Le sue proprietà sono simili all’alga Kombu e il suo sapore è delicatissimo. Per questo motivo l’alga wakame si abbina bene con il riso, la pasta, gli ortaggi, il tofu e il pesce. Anche la wakame, come la kombu, ha la proprietà di ammorbidire gli alimenti con cui viene cotta.
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