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Calano le domande di disoccupazione | A marzo 2016 calo del 27%
Calano le domande di disoccupazione. INPS pubblica i dati che sembrano dar ragione a Renzi. Nonostante la realtà di tutti i giorni appaia molto diversa, i dati ISTAT appena pubblicati confermano il trend lievemente positivo.
Sarà contento Matteo Renzi
Secondo i dati resi noti dall’INPS, a marzo 2016 prosegue la tendenza positiva sul fronte occupazione e di conseguenza ulteriormente calano le domande di disoccupazione. Ci riferiamo alle domande Aspi, Naspi, mobilità e disoccupazione che hanno subito una flessione del 27.3% rispetto a marzo 2015. Nel dettaglio sono state 98.557 le domande pervenute all’INPS.
Il decremento è superiore pure a quello del mese precedente (febbraio 2016) quando erano state presentate 105.874 richieste, in discesa del 22,6%.
Anche guardando i dati per trimestre i dati pubblicati dall’INPS mostrano la tendenza in decremento registrata un anno fa: nel confronto tra 2015 e 2014 i dati evidenziarono già una netta discesa delle domande. Oggi, tra gennaio e marzo 2016 e lo stesso periodo del 2015, il calo è stato del 28,2%, considerando il numero totale di domande pervenute a INPS attestatosi su 353.293 unità.
Quindi c’è meno disoccupazione? Anche l’ISTAT pare confermare la tendenza..
Gli ultimi dati ISTAT sull’occupazione in Italia pubblicati il 17 maggio 2016 riferiti al 2° trimestre 2016 dicono che dopo il calo di febbraio 2016 (-0,4%, pari a -87 mila), a marzo la stima degli occupati sale dello 0,4% (+90 mila persone occupate), tornando ai livelli di gennaio 2016. L’aumento riguarda sia i dipendenti (+42 mila i permanenti e +34 mila quelli a termine) sia gli indipendenti (+14 mila). La crescita degli occupati coinvolge uomini e donne e si distribuisce tra tutte le classi d’età a eccezione dei 25-34enni.
Il tasso di occupazione, pari al 56,7%, aumenta di 0,2 punti percentuali rispetto al mese precedente.
I movimenti mensili dell’occupazione determinano, nei primi tre mesi del 2016, una sostanziale stabilità del livello degli occupati (+0,1%, pari a +17 mila) rispetto ai tre mesi precedenti. L’unica componente che mostra una crescita congiunturale significativa è quella dei dipendenti permanenti, che aumentano dello 0,5% sul quarto trimestre del 2015 (+72 mila).
La stima dei disoccupati a marzo 2016 registra una diminuzione (-2,1%, pari a -63 mila), il calo riguarda uomini e donne. Il tasso di disoccupazione è pari all’11,4%, in calo di 0,3 punti percentuali su febbraio.
A marzo la stima degli inattivi tra i 15 e i 64 anni cala dello 0,3% (-36 mila). La diminuzione è determinata quasi esclusivamente dalle donne e riguarda le persone di 25 anni o più. Il tasso di inattività scende al 35,9% (-0,1 punti percentuali).
Rispetto ai tre mesi precedenti, nel periodo gennaio-marzo 2016 si registra un calo dei disoccupati (-0,5%, pari a -15 mila) e degli inattivi (-0,3%, pari a -43 mila).
Su base annua si conferma la tendenza all’aumento del numero di occupati (+1,2%, pari a +263 mila), che coinvolge soprattutto gli over 50. Sono in calo sia i disoccupati (-8,6%, pari a -274 mila) sia gli inattivi (-0,9%, pari a -125 mila).
SCARICA il Testo integrale e la nota metodologica ISTAT sull’occupazione
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