7 Dicembre 2024
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CROCCO rivive nella sua RIONERO

A Rionero in Vulture (PZ), dal 23 al 25 settembre 2016, torna “Briganti o Migranti“, l’evento promosso dalla Pro Loco di Rionero. In questo contesto “il Generale”, il brigante Carmine CROCCO rivive nella sua RIONERO.

La “tre giorni” dedicata al BRIGANTAGGIO

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“Briganti o Migranti”

Francesco Saverio Nitti, sulle condizioni dei meridionali, scriveva: “…O briganti o emigranti” e forse anche questa frase sulla “questione meridionale” ha ispirato l’evento “Briganti o Migranti” che parte il 23 settembre 2016.

Alle ore 18 ci sarà la presentazione del volume “I dialoghi della Miseria” del prof. Mauro Corona.

Seguirà alle ore 20.30 lo spettacolo teatrale “Crocco e le Cento Spose” di Licia Giaquinto.

Si potranno seguire alcuni momenti dell’evento sulla pagina facebook della Pro Loco di Rionero.

Carmine CROCCO rivive nella sua RIONERO dato che ci sarà spazio alla rievocazione storica nei giorni 24 e 25 settembre: il percorso storico si snoderà lungo il centro storico di Rionero in Vulture, nel Rione Costa. Parteciperanno più di cento figuranti alla rappresentazione storica.

Sarà anche l’occasione per assaggiare l’enogastronomia locale grazie alla preparazione dei piatti della tradizione rionerese connessi in qualche modo all’evento “Briganti o Migranti” e che faranno parte di un ricettario che sarà distribuito gratuitamente.

L’obiettivo dell’evento

Dice la Pro Loco:

L’evento promosso dalla Pro Loco di Rionero in collaborazione con il Comune di Rionero in Vulture, Regione Basilicata, Apt Basilicata e Museo del Brigantaggio non vuole essere un evento di valorizzazione del brigantaggio post unitario, bensì una occasione di riflessione sulla storia che fa parte della nostra Italia.

L’Italia, un Paese che oggi (come allora) risulta diviso dal divario nord e sud, lungo secoli, dove uomini, briganti, senatori, parlamentari e scrittori hanno sempre convenuto su un malessere chiamato “miseria”.

Appunto la miseria diventa il filo conduttore di questa edizione; non una miseria che giustifica la condizione del mezzogiorno ma una miseria che parla, grida, che spaventa e vuole essere da monito per risvegliare e riscattare questo mezzogiorno tanto bello quanto dannato.

Chi era il Generale Carmine Crocco
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Il Generale Carmine Donatello Crocco

Nella prima metà del 19° secolo si verificarono molti atti di brigantaggio nelle campagne del Vulture, molto frequentate dai briganti.

Carmine Donatello Crocco (o Donatelli), chiamato dai suoi uomini “Generale”, era (ed è stato) uno dei più rappresentativi briganti italiani del Risorgimento.

Nacque a Rionero in Vulture il 5 giugno 1830. Lui non era solo un capo ma anche un uomo dotato di grande carisma, un trascinatore con grandi doti di strategia militare.
Ha dato filo da torcere ai piemontesi dai quali si difendeva con l’astuzia e le tattiche dei più grandi, non a caso era soprannominato dai suoi uomini “Generale”.
Quella che inizialmente era una banda di pochi “rivoluzionari”, diventò un piccolo esercito di più di mille persone suddivise in diversi gruppi che poi si riunivano quando c’era da combattere.

Crocco combattette in Basilicata ma anche in Puglia e in Campania occupando villaggi e comuni.
La Guardia Nazionale concentrò tutte le sue forze nel meridione per sconfiggere il brigantaggio e così, nello Stato Pontificio, catturò Carmine Crocco.
Il carcere, fu per lui l’occasione per scrivere le sue memorie che raccolse in un libro.
Successivamente venne processato e condannato a morte dalla Corte d’Assise di Potenza.

Fu considerato reo di 67 omicidi, 7 tentati omicidi, 12 rapine a mano armata, 20 estorsioni, 15 incendi di case ed altri reati minori.
La condanna a morte venne poi trasformata in lavori forzati a vita.
Morì il 28/12/1905 all’età di 75 anni nel carcere di Portolongone.


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