Tempo di lettura stimato: 2 minuto/i
Decolla il food da discount | Fatica ancora il settore agricolo
Decolla il food da discount ma non nel settore agricolo. L’analisi di Coldiretti fornisce dei numeri interessanti che tracciano il profilo del consumatore di oggi che, a causa della necessità di risparmiare, acquista prodotti alimentari non certo a Km zero al discount che troppo spesso non sono di buona qualità. Tra l’altro, parlando di frutta e verdura, non è certo vero che acquistare prodotti alimentari nei discount e nei grandi ipermercati sia sinonimo di risparmio. Questi ultimi tuttavia offrono (non sempre) al consumatore il “vantaggio” di avere a disposizione una maggiore scelta e anche la possibilità di scartare prodotti palesemente andati a male, al contrario di quanto avviene nei mercati di frutta e verdura dove i venditori (che spesso sono gli stessi agricoltori) non offrono mai ai clienti queste possibilità.
L’analisi di Coldiretti
Le vendite al dettaglio per i prodotti alimentari aumentano su base annua in tutte le forme distributive dai discount (+4,6%) alle piccole botteghe (+2,8%), ma anche negli ipermercati (+1,9%) e supermercati (+3,5%). È il quadro che è emerso dall’analisi della Coldiretti stilata sulla base dei dati sul commercio al dettaglio dell’Istat relativi a marzo 2016 rispetto allo stesso mese dello scorso anno. Secondo Coldiretti “L’alimentare cresce complessivamente a un tasso del 3,7% su base annua anche se la variazione congiunturale è negativa dell’1,2%.
L’aumento della spesa alimentare su base annua è un segnale positivo poiché si tratta della seconda voce del budget familiare dopo l’abitazione. L’auspicio è che ora gli aumenti di spesa nella distribuzione alimentare si trasferiscano anche al settore agricolo che si trova in piena deflazione con i compensi riconosciuti per molti prodotti che non coprono neanche i costi di produzione, dal latte alla carne fino alla frutta e verdura. I prezzi nelle campagne italiane sono crollati dal -24 % per il grano duro al -57% per i peperoni ma si riducono le quotazioni del 34% per il latte, del 48% per i pomodori e del 54% per le arance ad aprile rispetto allo scorso anno“.
LEGGI altri articoli sui CONSUMI ALIMENTARI
@ Riproduzione riservata