Denunciate 6 persone nel serinese

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Torrente Barra, impianto sequestrato e denunciate 6 persone nel serinese. Questo è il bilancio dei Carabinieri. Di seguito i dettagli dell’operazione.

L’esecuzione del decreto d’urgenza

I militari della locale Stazione, congiuntamente a quelli del Nucleo Operativo Ecologico di Salerno, hanno dato esecuzione al Decreto d’urgenza emesso dalla Procura della Repubblica di Avellino.

La Procura, concordando in pieno con le risultanze dell’attività condotta dai Carabinieri, ha disposto il sequestro preventivo di un impianto di depurazione.

L’indagine

Il provvedimento è scaturito da un’articolata attività di indagine, avviata nel mese di aprile 2016 e sviluppata dai citati reparti.

L’attività investigativa è stata coordinata dall’Autorità Giudiziaria e sviluppata in seguito all’intervento in San Michele di Serino presso l’invaso artificiale del Torrente Barra.

L’attività dei militari, che è stata condotta anche attraverso ripetuti campionamenti di laboratorio eseguiti dall’ARPA Campania, ha permesso di accertare l’esistenza dell’inquinamento tuttora persistente delle acque del torrente.

La scoperta dei militari

Le acque ormai inquinate avevano provocato la morte anomala di una quantità considerevole di pesci e l’emissione di cattivi odori chiaramente avvertibili in tutta l’area circostante.

E’ stato così accertato che era dovuto allo sversamento abusivo di acque reflue urbane non depurate provenienti dall’impianto sottoposto a sequestro, la cui gestione e manutenzione risultava essere stata affidata dall’Ente locale a un’associazione composta da varie società.

I risultati delle indagini

L’attività investigativa ha prodotto il risultato del deferimento in stato di libertà di sei persone ritenute responsabili in concorso tra loro e a vario titolo, attivo ovvero omissivo, di inquinamento ambientale e sversamento abusivo di rifiuti speciali.

N.B. : l’immagine NON si riferisce al luogo in questione.

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