Ordine dei Giornalisti e Fnsi contro i titoli che incitano al razzismo | “Violano testo unico dei doveri dei giornalisti”

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Articolo aggiornato mercoledì, 6 Settembre 2017 17:06

Odg-Fnsi contro titoli razzisti

In merito alla notizia della bimba uccisa dalla malaria, si sono espressi l’Odg-Fnsi contro titoli razzisti e/o che incitano all’odio razziale, utilizzati da alcune testate giornalistiche. Titoli definiti dall’Ordine Nazionale dei Giornalisti e dalla Federazione Nazionale Stampa Italiana “sensazionalistici e privi di riscontri oggettivi nei confronti di persone straniere“. La nota, che pubblichiamo, è firmata da Nicola Marini (Presidente Odg), Beppe Giulietti (Presidente Fnsi) e Raffaele Lorusso (Segretario Fnsi).

La nota dell’ODG e FNSI

I titoli di prima pagina di Libero e de “Il Tempo” sulla tragica morte per malaria della bimba trentina rievocano certa “caccia all’untore” di manzoniana memoria e non fanno certo onore alla nostra professione di giornalisti. Il ricorso a titoli sensazionalistici e privi di riscontri oggettivi nei confronti di persone straniere, oltre a minare la credibilità dell’informazione, viola il testo unico dei doveri del giornalisti, in particolare in materia di diffusione di notizie sanitarie, ingenerando nell’opinione pubblica timori infondati”.

Odg-Fnsi contro titoli razzisti: “Corretta informazione, scevra da suggestioni infondate

Prosegue la nota dell’Odg e della Fnsi: Le generalizzazioni finalizzate ad incitare sentimenti di odio e di risentimento per motivi razziali  contrastano, al di là dell’etica e delle regole professionali, con la missione primaria del giornalismo che deve saper costruire la fiducia dei lettori rispettando sempre la verità sostanziale dei fatti e la tutela delle personalità altrui.

La libertà di espressione ed il rispetto dell’art. 21 della Costituzione non possono essere invocati per far passare messaggi di odio indiscriminato in una supposta interpretazione dei sentimenti dell’opinione pubblica che invece deve poter ricevere un’informazione corretta e scevra da suggestioni infondate“.

FONTE: Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti

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