21 Maggio 2025
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alga tossica ostreopsis ovata

Alga tossica

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ALGA TOSSICA Ostreopsis Ovata

E’ allerta anche quest’anno sul litorale che va da quello a nord di Bari fino a quello a nord di Brindisi. L’Alga tossica Ostreopsis Ovata è presente soprattutto sulle coste del nord barese ma non solo. Godetevi il mare e l’estate, ma non sottovalutate il rischio perché la tossina può manifestare i suoi effetti attraverso l’inalazione o il contatto, i sintomi (di cui parleremo tra poco) scompaiono entro 24/48 ore.

La situazione fino al 30 luglio 2016

La presenza di alga tossica Ostreopsis Ovata risulta ulteriormente peggiorata nella seconda metà di luglio 2016. Il peggioramento riguarda soprattutto le coste del nord barese (Bari, Le Macchie, Giovinazzo, Molfetta fino a toccare Bisceglie sud) ma anche da Cozze in direzione Bari.

Più o meno (negativamente) stabile la situazione a Torre Canne, nel brindisino. Anche se appare meno preoccupante la situazione rispetto alla provincia barese.

Sul Gargano e nel Salento in tutto il mese di luglio non si registrano problemi tranne il tratto tra Otranto e Sante Cesarea Terme dove si registra la presenza dell’alga di una certa densità.

Ma come ci è arrivata in Puglia l’Alga tossica Ostreopsis Ovata?

Probabilmente è stata introdotta accidentalmente nel Mediterraneo grazie alle acque di zavorra delle navi. Le prime segnalazioni della presenza di alga tossica Ostreopsis Ovata risalgono agli anni 2000/’01.

L’alga si sviluppa abbondantemente proprio durante i mesi estivi e i fattori ambientali che facilitano la sua proliferazione sono i seguenti:

  • alte temperature;
  • alta pressione atmosferica;
  • condizioni di irraggiamento favorevoli;
  • mare calmo per un periodo di tempo superiore a 10-15 giorni.
Gli effetti sull’ambiente e sulla salute pubblica
  • nella specie è stata individuata una tossina (Palitossina simile);
  • si sono verificate morie e/o sofferenze di organismi marini (stelle di mare, ricci, granchi, molluschi cefalopodi, ecc.) in concomitanza di elevate concentrazioni di Ostreopsis nelle acque e sui fondali;
  • l’alga può provocare malessere transitorio nei bagnanti (riniti, faringiti, laringiti, bronchiti, febbre, dermatiti, congiuntiviti) in concomitanza di elevate concentrazioni di Ostreopsis nelle acque e sui fondali, e soprattutto dopo le mareggiate (che favoriscono la formazione di aerosol marino, che  può diffondere la tossina nell’aria).
alga tossica ostreopsis ovata
La presenza dell’alga tossica sulla costa barese e brindisina (il colore delle bandierine ne mostra la densità) rilevata tra il 1° e il 15 luglio 2016
alga tossica ostreopsis ovata
Situazione in peggioramento su tutta la costa interessata, specialmente a nord di Bari nei dati rilevati tra il 15 e il 30 luglio 2016
alga tossica ostreopsis ovata
Tabella dei range di densità e relative classi di abbondanza
Come evitare gli eventuali effetti dannosi di Ostreopsis
  • nel caso di certificata fioritura di Ostreopsis, evitare lo stazionamento lungo le coste rocciose durante le mareggiate;
  • nel caso di certificata fioritura di Ostreopsis, limitare il consumo a scopo alimentare di organismi quali, ad esempio, i ricci di mare. Infatti i ricci, a causa della loro eco-biologia (brucano sulle alghe) potrebbero potenzialmente accumulare la tossina.
  • rispettare i divieti di balneazione appositamente segnalati sui luoghi interessati dall’eventuale divieto
Come agire in caso di malesseri

L’ASL, in caso di sintomi di una certa importanza, consiglia di rivolgersi a:

  • Guardia medica
  • Medico curante
  • Pronto soccorso
  • Capitaneria di Porto
Il monitoraggio dell’ARPA

ARPA Puglia, l’Agenzia regionale per l’ambiente, ha attivato il monitoraggio Ostreopsis per la stagione estiva, allo scopo di verificare, in alcuni tratti costieri destinati alla balneazione, la presenza quali-quantitativa della microalga, potenzialmente tossica.

Allo scopo, l’Agenzia controlla costantemente da giugno a settembre (con frequenza quindicinale che viene anche aumentata nel caso di fioritura conclamata) 20 siti, distribuiti sull’intero territorio regionale e rappresentativi della tipologia costiera potenzialmente interessata dalla presenza della specie.

Le caratteristiche dell’alga tossica
  • Alga unicellulare del gruppo delle Dinoflagellate
  • Dimensioni comprese tra 30 e 60 micron (1 micron = millesimo di millimetro)
  • Vive solitamente su alghe pluricellulari (macroalghe) e su fondali rocciosi
  • Predilige acque calme, calde e bene illuminate
  • Specie tipica dei mari tropicali
  • Produce tossine
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