7 Dicembre 2024
Home » Cronaca » Italia » Legambiente lancia l’allarme smog con Mal’Aria 2018 | Livelli di Pm10 alle stelle in 39 città
allarme smog lanciato da legambiente malaria 2018

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Allarme smog lanciato da Legambiente MalAria 2018

Situazione sempre più preoccupante e cronica quella prentata nel rapporto da cui emerge “una situazione critica in pianura padana e, in generale, nelle città del nord“. L’allarme smog lanciato da Legambiente MalAria 2018 interessa in particolar modo 39 città d’Italia nelle quali i livelli d’inquinamento atmosferico da Pm10 hanno raggiunto valori elevati.

Le situazioni più gravi

Su 39 capoluoghi, in ben cinque città è stata superata la soglia di 100 giorni di smog oltre i limiti:

  • Torino (stazione Grassi) guida la classifica con il record negativo di 112 giorni di livelli di inquinamento atmosferico illegali;
  • Cremona (Fatebenefratelli) con 105;
  • Alessandria (D’Annunzio) con 103;
  • Padova (Mandria) con 102;
  • Pavia (Minerva) con 101 giorni.

Le città vicinissime ai 100 giorni oltre i limiti

  • Asti (Baussano) con 98 giorni;
  • Milano (Senato) con 97;
  • Venezia (Tagliamento) con 94;
  • Frosinone (Scalo) 93;
  • Lodi (Vignati) e Vicenza (Italia) con 90.
Allarme smog lanciato da Legambiente MalAria 2018: le misure antismog NON BASTANO

Legambiente non ha certo torto a evidenziare i gravissimi dati sulla situazione dello smog nelle città italiane che non si può certo pensare di risolvere con le misure antismog messe in atto in diverse città soprattutto del centro-nord Italia. Per cambiare registro si dovrebbe per esempio imporre un cambiamento a livello globale sull’alimentazione degli autoveicoli che continuano a inquinare. Qual è la soluzione? L’ELETTRICO e di fronte a tale affermazione ci sarà certamente qualcuno che storcerà tutto il possibile perché gli sembrerà di sentir qualcosa d’impossibile.

L’elettrico la soluzione per l’ambiente, il resto è aria fritta (e inquinata!)

Eppure diversi modelli di autoveicoli elettrici sono già stati prodotti ma ci sono ancora diversi problemi che ne impediscono il lancio. A partire dai costi delle auto, non certo per tutti, per finire alla rete di “stazioni di servizio” per fare rifornimento che è ancora tutta da disegnare sul territorio italiano. Fino a quando non partirà con decisione l’elettrico, tutto ciò che sentiremo e leggeremo sarà solo “aria fritta” di chi non vuole davvero risolvere i problemi d’inquinamento.

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