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GREEN PASS DEVASTANTE
Ieri è scattato l’effetto Green Pass devastante per clienti e per esercenti tra polemiche, confusione e resistenza. Clienti ed esercenti, infatti, si ritrovano dinanzi a una situazione nuova difficile da accettare (per molti clienti) e da gestire per tantissimi gestori. I clienti privi di Certificazione verde gridano all’ingiustizia e alla discriminazione (“Non siamo più liberi nemmeno di prendere un caffè al tavolo” dicono molti di loro). Gli esercenti, dal canto loro, sono chiamati anche a ricoprire nuovi e difficili ruoli che non gli competono (il controllo degli accessi, la gestione).
“MOLTI TAVOLI RIMANGONO VUOTI“
“L’avvio dell’obbligo di green pass, da oggi (6 agosto 2021, ndr) obbligatorio per consumare al chiuso in bar e ristoranti, si sta rivelando un disastro, tra malfunzionamenti dell’app deputata a scansionare il certificato, clienti che fanno resistenza e tavoli che, in questa situazione di incertezza, rimangono vuoti”.
A dichiararlo Giancarlo Banchieri, Presidente di Fiepet, l’associazione che riunisce ristoranti, bar e le altre imprese della somministrazione aderenti a Confesercenti.
INCERTEZZA E REAZIONI SCOMPOSTE
“Come temevamo – prosegue Banchieri – l’introduzione dell’obbligo ha creato incertezza sugli avventori, che preferiscono evitare complicazioni e scelgono di consumare solo all’aperto, ignorando le sale interne. Ci sono state anche reazioni scomposte, che hanno messo in difficoltà i gestori, cui è stato affibbiato contro ogni logica il ruolo di agente di pubblica sicurezza. Un ruolo su cui, oltretutto, non abbiamo avuto i necessari chiarimenti“.
“CHI DEVE CONTROLLARE? E CON QUALE AUTORITA’ ?“
“A partire dalla questione del controllo del documento per verificare che l’identità di chi presenta il green pass: a chi tocca, e con quale autorità – aggiunge Banchieri ? Al danno si aggiunge poi la beffa delle difficoltà tecniche riscontrate nell’utilizzo della App dedicata alla scansione elettronica del certificato, per la quale è necessario avere uno o più smartphone dedicati di ultima generazione o quasi”.
“SERVONO CHIARIMENTI“
“L’auspicio – conclude Banchieri – è che la situazione si normalizzi presto, perché non sarebbe sostenibile proseguire in questo modo. Il green pass sta creando anche problemi organizzativi: a seconda delle dimensioni del locale, occorre destinare un dipendente o due al controllo, un ruolo spesso non gradito dai lavoratori. Servono chiarimenti sulle modalità e sulle responsabilità di operatori e imprenditori: ogni errore potrebbe avere conseguenze salate, con sanzioni onerose che arrivano fino alla chiusura del locale. Sanzioni che, in considerazione della situazione, andrebbero sospese almeno in questa fase d’avvio, come del resto accaduto in Francia”.
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