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16 Settembre 2024
Home » Cronaca » Pratiche aggressive nella fatturazione: 5 condanne dell’Antitrust
pratiche aggressive nelle fatturazioni

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Pratiche aggressive nelle fatturazioni

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha comminato, nei giorni scorsi, una sanzione, per complessivi 14 milioni e 530 mila euro. I destinatari del provvedimento sono 5 tra le più importanti società di erogazione di energia per “pratiche aggressive nelle fatturazioni dei consumi“.

Il fatto

L’Antitrust ha sanzionato alcune società per avere:

  • effettuato un fatturazione sbilanciata dei consumi con richieste di pagamento relative a bollette non corrispondenti a consumi effettivi (pratiche aggressive nelle fatturazioni dei consumi);
  • frapposto ostacoli alla restituzione di rimborsi per gli utenti;
  • omesso di indicare in bolletta informazioni necessarie per gli utenti per, eventualmente, alleggerire la spesa con la rateizzazione.

La reazione della Confconsumatori Brindisi

La soddisfazione dell’avv. Emilio Graziuso, responsabile del coordinamento istituito tra la Confconsumatori – Federazione Provinciale di Brindisi e l’Associazione Nazionale dalla Parte del Consumatore:

Tanto tuonò che piovve. Sono anni che combattiamo al fianco dei cittadini, contro quelli che riteniamo essere dei veri e propri soprusi da parte delle società di erogazione dei servizi. Ed anche se, fino ad oggi, i Tribunali ci hanno dato ragione, riteniamo che il provvedimento  dell’Autorità Garante avrà una importanza fondamentale in queste vicende. Con esso, infatti, è stato accertato in modo chiaro il comportamento scorretto posto in essere ai danni dei consumatori da parte di alcuni gestori. Di conseguenza, i principi sanciti nel provvedimento dell’Antitrust  potranno essere utilizzati nel contenzioso in atto tra utenti e gestori. Nello stesso tempo, la speranza è che, dato il notevole importo della sanzione comminata, il provvedimento  abbia un effetto deterrente per il futuro e che, quindi, non si registrino più comportamenti lesivi dei diritti dei consumatori.

La vicenda è una delle tante che, sebbene per importi spesso più contenuti,  quotidianamente la nostra Associazione. Ciò che più colpisce è l’assoluta chiusura, spesso riscontrata dalle società di erogazione dei servizi, nel dirimere in via conciliativa tali controversie costringendo, di conseguenza, il consumatore ad esperire una azione giudiziaria per avere giustizia“.

Uno degli ultimi casi curati da Confconsumatori

Tra gli ultimi casi curati, in materia, dai legali del coordinamento Confconsumatori – Dalla Parte del Consumatore si segnala una vicenda particolarmente interessante.

Il Tribunale di Brindisi, infatti, nella persona della dott.ssa Uggenti, al termine di un processo durato alcuni anni, ha accolto le richieste di un utente. Il Tribunale ha dichiarato non dovuta la pretesa contenuta in bolletta di € 26.135, 19 avanzata da una società di erogazione del gas. Ha riscontrato che le somme che il consumatore era tenuto a corrispondere fossero invece pari a sole € 522,10, come emerso nella Consulenza Tecnica d’Ufficio svolta durante la causa.

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