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Progetto ODORTEL Taranto | Lina Ambrogi Melle scrive a Emiliano
Progetto ODORTEL Taranto bloccato da Arpa Puglia. Lettera aperta del Consigliere Lina Ambrogi Melle al Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano.
La lettera a Michele Emiliano
Progetto ODORTEL Taranto
“Signor Presidente,
Sono una mamma di Taranto, nonché consigliere comunale da due mesi e mezzo subentrata al dimissionario Angelo Bonelli, e Le esprimo tutta la preoccupazione, l’angoscia ed il dolore dei cittadini di Taranto per le recenti decisioni della Regione Puglia contrarie alla tutela della vita e della salute di noi cittadini, diritti inviolabili garantiti dalla nostra Costituzione e dalla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea.
Il 12 aprile 2016 con delibera numero 20 è stata approvata all’unanimità dal Consiglio Comunale di Taranto una mozione da me presentata sulle emissioni odorigene e cioè sullo sgradevole cattivo odore di gas che persiste nella nostra città da anni con carattere di continuità, arrecando danno e molestie a noi inermi cittadini. Questi composti ODORIGENI disturbanti (tra cui l’idrogeno solforato H2S) secondo l’evidenza medico-epidemiologica e scientifica indicano l’emissione in atmosfera di agenti inquinanti pericolosi per la salute umana (in determinate concentrazioni e secondo i tempi di esposizione) oltre che per l’ambiente e la persistente e continua esposizione a tali inquinanti atmosferici, anche di notevole impatto, causa pregiudizi e danni ai cittadini di Taranto.
Da una recente relazione dell’Arpa Puglia illustrata a noi tarantini il 5 marzo 2016, in base ai risultati del progetto ODORTEL per l’anno 2015, risulta che nella seconda parte del 2015 i fenomeni emissivi odorigeni di acido solfidrico (e di altre sostanze a base di zolfo) sono sensibilmente aumentati, raggiungendo livelli preoccupanti nel gennaio di quest’anno e che la direzione dei venti indica la loro provenienza dalla raffineria ENI.
Una recente sentenza della Corte di Cassazione (numero 12019 del 10 febbraio 2015 Sez. pen. 3) riconduce le molestie provocate dalle emissioni di cattivi odori al “getto pericoloso di cose” e riconosce il valore probatorio delle dichiarazioni di testimoni, specie se a diretta conoscenza dei fatti.
Pertanto risulta incomprensibile la decisione dell’Arpa Puglia di bloccare il progetto ODORTEL impedendo così di fatto che si possano realizzare le conseguenze giuridiche previste in quella sentenza, perché i volontari di questo progetto sono esattamente dei testimoni a conoscenza dei fatti, come previsto dalla sentenza su citata per l’accertamento dei fatti.
Come può la Regione Puglia bloccare un progetto (Progetto ODORTEL Taranto) così importante ed innovativo per l’Europa in una città dove le vicende legate all’inquinamento prodotto dalle grandi industrie e le ricadute negative sulla salute sono ampiamente documentate scientificamente da anni ed oggetto di indagini della Magistratura?
Risulta altresì incomprensibile la Sua posizione favorevole alla realizzazione a Taranto di Tempa Rossa, un progetto che, oltre ai rischi di incidenti rilevanti con possibile effetto domino, aumenterà l’inquinamento a Taranto del 12% . Con Tempa Rossa aumenteranno queste sostanze odorigene, tra cui il pericoloso idrogeno solforato che è coinvolto in tutte le operazioni di stoccaggio, lavorazione e trasporto del petrolio e che potrebbe essere rilasciato nell’aria in quantità più o meno abbondante a causa di perdite accidentali o di un continuo rilascio nell’ambiente. Le voglio ricordare signor Presidente che a certe alte concentrazioni l’idrogeno solforato può provocare la morte con un’esposizione di 15 – 30 minuti e per questo la Organizzazione Mondiale della Sanità fissa dei limiti a tutela della popolazione. Lei ne fa semplicemente una questione di royaltyes e di compensazioni ambientali, non considerando assolutamente il parere più volte ribadito dai tarantini e dal Consiglio comunale di Taranto di non poter tollerare neanche 1 g di inquinamento in più.
E come ha potuto consentire lo slittamento di un ulteriore anno dell’applicazione della legge regionale sulle emissioni odorigene ?
Signor Presidente Lei sta calpestando la volontà più volte espressa in maniera chiara e decisa dal Comune di Taranto e contraddice con i fatti le sue promesse elettorali, trattandoci da figliastri e facendo della nostra città la pattumiera della Puglia, visto che invia sul nostro territorio tutti rifiuti delle emergenze regionali.
Pertanto Signor Presidente, Le chiedo di rivedere queste decisioni che continuano a danneggiare i legittimi interessi dei cittadini di Taranto e di ripristinare senza indugio nei modi di legge il progetto Odortel che comporta un irrisorio impegno finanziario.
Noi non ci arrendiamo e siamo pronti a rivolgerci ai Tribunali europei per tutelare i nostri legittimi diritti, a partire da quelli alla vita e alla salute, ed invocheremo il rispetto della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea, diventata giuridicamente vincolante con il trattato di Lisbona del 2009“
Leggi la comunicazione di ARPA Puglia di cessazione del progetto
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Photo Credit: Gianfranco Curto
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