Tempo di lettura stimato: 4 minuto/i
Regole della DIETA MIMA DIGIUNO
Se n’è parlato nella puntata dell’11 ottobre 2016 e in quella di mercoledì 26 aprile 2017 nella trasmissione “Le Iene” nel servizio di Nadia Toffa. Ecco le regole della dieta mima digiuno.
Per vivere più a lungo e meglio
Allungare la vita di almeno 10 anni, al riparo da malattie degenerative e pieni di vigore e vitalità è il sogno di molti, da oggi trasformato in realtà dalla cosiddetta dieta “mima digiuno”: poche proteine, aboliti gli zuccheri. Le regole della dieta mima digiuno: un rigoroso regime alimentare da seguire almeno due volte l’anno che promette una vita migliore e più lunga. Ma che cosa bisognerebbe mangiare? Fondamentalmente solo vegetali, e barrette di noci.
Nella puntata dell’11 ottobre 2016 a “Le Iene”, un interessante servizio a cura di Nadia Toffa ha mostrato tutti i prodigiosi benefici di questa dieta che sta raccogliendo sempre più consensi. Ma in cosa consiste e cosa comporta seguirla?
Una ricerca durata 5 anni
Digiunare, si sa, allunga la vita anche di dieci anni. Non è una leggenda metropolitana, bensì il sorprendente risultato di una ricerca durata cinque anni, condotta da un gruppo di scienziati sotto la guida dello scienziato Valter Longo, direttore dell’Istituto di longevità della University of Southern California dove Longo è docente.
Le ricerche sugli effetti quasi miracolosi di questa dieta, sono state dapprima condotte sui topi di laboratorio (e successivamente anche anche sugli esseri umani) evidenziando come i topi trattati con la dieta “mima digiuno” siano arrivati a vivere ben l’11 % in più rispetto agli altri esemplari che avevano seguito un regime alimentare diverso.
La dieta, frutto di questa lunga e accurata ricerca e messa a punto da Valter Longo, mima appunto il digiuno apportando incredibili benefici all’organismo. Niente paura comunque, non bisogna certo digiunare davvero! Al contrario….
Le regole della dieta mima digiuno e i suoi vantaggi
La dieta mima digiuno prevede che, per 5 giorni almeno 2 volte all’anno, ci si debba nutrire con alimenti a basso contenuto proteico e abolendo completamente l’assunzione di zucchero.
Il risultato finale sarà “un miglioramento della salute e un importante abbassamento dei fattori di rischio associati all’invecchiamento come ad esempio le malattie cardiovascolari, il diabete, l’obesità e il cancro” come ha spiegato lo stesso Longo.
All’atto pratico, la dieta “mima digiuno” rafforzerebbe il sistema immunitario e nervoso, grazie all’eliminazione delle cellule danneggiate, superflue e potenzialmente pericolose e assicurerebbe la formazione di nuove cellule sane.
Le prospettive di prolungamento della vita per l’uomo, seguendo la dieta, si possono stimare intorno ad una decina di anni col vantaggio di viverli in condizioni di salute sicuramente più sane.
Cosa mangiare?
In sostanza cosa si deve mangiare per seguire questa dieta mima-digiuno? Esiste un kit (che non viene né venduto né distribuito in Italia) pensato per 5 giorni di dieta mima-digiuno, prodotto dalla ProLon della L-Nutra, l’azienda dello stesso dottor Longo.
Se non si disponde del kit, si può comunque seguire la dieta che prevede essenzialmente il consumo di vegetali (soprattutto sotto forma di zuppe) e barrette di noci. Come bevanda è concesso il tè.
IMPORTANTE: non improvvisate!
La dieta mima digiuno, con o senza kit, va seguita unicamente sotto stretto controllo medico. Passati i cinque giorni poi si tornerà all’alimentazione abituale cercando comunque di evitare il consumo eccessivo di carne rossa, zuccheri e carboidrati raffinati.
Non si deve assolutamente improvvisare perché occorre fare delle analisi ematiche e accertarsi sulle reali buone condizioni generali del paziente prima di seguire la dieta. Solo così si possono ottenere reali benefici e scongiurare ogni pericolo per la salute.
[amazon_link asins=’8804670517,8862296045,8848128807,8896063213′ template=’ProductCarousel’ store=’lagazzdigi-21′ marketplace=’IT’ link_id=’1414c308-2b12-11e7-8d41-7d9957b0e82a’]
LEGGI anche
Altri articoli su SALUTE e BENESSERE
@ Riproduzione riservata