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16 Settembre 2024
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stima istat occupati gennaio 2017

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Stima Istat OCCUPATI gennaio 2017

Sono stati pubblicati questa mattina i dati stimati sull’occupazione aggiornati all’inizio di quest’anno. Ecco la stima Istat OCCUPATI gennaio 2017.

Lieve crescita a gennaio

Le stime Istat presentano un miglioramento, seppur lieve, nel mese di gennaio 2017 ma non ci s’illuda perché in Italia c’è gente anche insospettabile che si trova in situazioni di grave indigenza. La stima degli occupati è in lieve crescita rispetto a dicembre (+0,1%, pari a +30 mila). L’aumento riguarda gli uomini e si concentra tra gli ultra 50enni. Aumentano, in questo mese, i lavoratori a tempo indeterminato e gli indipendenti, mentre calano i lavoratori a termine. Il tasso di occupazione è pari al 57,5% (+0,1 punti percentuali rispetto a dicembre).

L’andamento trimestrale: crescono i disoccupati

Nel periodo novembre-gennaio si registra un aumento degli occupati rispetto al trimestre precedente (+0,2%, pari a +37 mila). La crescita riguarda gli uomini ed è particolarmente accentuata tra gli ultra 50enni. Segnali di crescita si rilevano su base trimestrale per dipendenti a termine e indipendenti, mentre sono stabili i dipendenti permanenti.

La stima Istat OCCUPATI gennaio 2017 relativa al periodo novembre-gennaio parla dell’aumento degli occupati al quale si accompagna la crescita dei disoccupati (+2,5%, pari a +74 mila) e il calo degli inattivi (-1,0%, pari a -136 mila).

Coloro che cercano e gli inattivi

La stima delle persone in cerca di occupazione a gennaio è in lieve aumento su base mensile (+0,1%, pari a +2 mila). Più uomini che donne il cui numero si distribuisce tra le diverse classi di età ad eccezione della fascia 15-24 anni. Il tasso di disoccupazione è stabile all’11,9%, quello giovanile cala al 37,9% (-1,3 punti percentuali).

La stima degli inattivi tra i 15 e i 64 anni nell’ultimo mese continua a diminuire (-0,3%, pari a -42 mila), confermando il trend di crescita della partecipazione al mercato del lavoro che caratterizza gli ultimi tre anni. Il calo interessa gli uomini e tutte le classi di età ad eccezione dei 15-24enni. Il tasso di inattività è pari al 34,6%, in calo di 0,1 punti percentuali su dicembre.

Su base annua ancora più disoccupati

Confermata la tendenza di gennaio dell’aumento del numero di occupati (+1,0% su gennaio 2016, pari a +236 mila). La crescita riguarda:

  • i lavoratori dipendenti (+193 mila, di cui +136 mila a termine e +57 mila permanenti);
  • gli indipendenti (+43 mila).

Coinvolge entrambe le componenti di genere, concentrandosi tra gli ultra 50enni (+367 mila) e i giovani 15-24enni (+27 mila).

Crescono i disoccupati (+4,2%, pari a +126 mila) e calano gli inattivi (-3,3%, pari a -461 mila).

Il commento dell’ex Premier, Matteo Renzi

Scrive Renzi: “Questa mattina sono stato a Taranto e mi sono confrontato con i sindacalisti di ILVA. A proposito di lavoro. ISTAT oggi ha dato il consuntivo finale dei posti di lavoro creati nei mille giorni del nostro governo. Da febbraio 2014 a dicembre 2016 il saldo netto positivo è stato di 681 mila posti di lavoro in più. Di questi 488 mila a tempo indeterminato. Questi sono numeri, fatti, storie. Forse non sono voti, ma certo sono volti in carne e ossa. Ancora non basta, ma il JobsAct ha restituito una speranza a molti nostri connazionali. Adesso di nuovo in auto verso un’altra tappa del nostro viaggio al Sud. Un sorriso e buona giornata“.

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