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Uova contaminate al Fipronil
Altri due campioni di uova e prodotti derivati sono risultati positivi al Fipronil a Benevento, Viterbo e a Sant’Anastasia (Na). Questi casi di uova contaminate al Fipronil si aggiungono agli altri di Roma, Milano e Ancona. Sequestrate dai carabinieri 6 mila uova e 12 mila galline ad Ancona, 32 mila uova destinate all’alimentazione zootecnica a Viterbo 53 mila destinate all’alimentazione umana.
Il caso di contaminazione a Milano
I controlli eseguiti dall’Ats (ex Asl) della città metropolitana di Milano con i Nas hanno permesso di scoprire una partita di omelette surgelate che sono risultate prodotte con uova contaminate al Fipronil. I dettagli sono stati resi noti dall’assessore al Welfare del comune di Milano che ha precisato che trattasi del prodotto “Atsuyaki Tamago”, distribuito dall’azienda tedesca Kagerr. L’International Trade Group è distributore per l’Italia del prodotto in questione.
Sono state sequestrate 127 confezioni (scadenza 16 febbraio 2018) di cui, dal 29 giugno scorso, 117 sono già state distribuite al consumatore finale.
Uova contaminate al Fipronil: il monitoraggio del Ministero
Il Ministero della Salute fa sapere che continua a monitorare con attenzione le informazioni relative alla circolazione in Europa di lotti di uova e derivati contaminati da fipronil. Ricordiamo che si tratta di un antiparassitario addizionato a un detergente utilizzato nelle pulizie degli allevamenti di pollame in alcuni Paesi europei.
Tale trattamento non autorizzato ha comportato una contaminazione delle uova prodotte dalle galline presenti in stabilimenti non italiani. Allo stato attuale non risulta, peraltro, che si siano manifestati in alcun Paese dell’Unione casi di intossicazione umana legata all’utilizzo delle uova contaminate. Secondo il Ministero, l’intossicazione è poco probabile, in considerazione del livello di contaminazione rilevato e del normale consumo medio di uova nella popolazione europea.
Il piano straordinario delle verifiche
Ricorda il Ministero che, a partire dall’8 agosto, in stretta collaborazione con le autorità sanitarie regionali e i Carabinieri Nas, ha messo in atto misure per la gestione delle segnalazioni pervenute tramite il sistema di allerta RASFF, che riguardano anche l’Italia. Sono state inoltre attivate le procedure per l’identificazione, il blocco e l’eventuale rintraccio delle partite.
Inoltre – prosegue il Ministero – è stato avviato dall’11 agosto, sul territorio nazionale, un piano straordinario di verifiche con campionamento di carni di pollame, uova e prodotti derivati, nonché di prodotti alimentari contenenti uova o derivati, per la ricerca del fipronil.
Codacons: “Crollate le rassicurazioni del Ministero”
“Le rassicurazioni distribuite a piene mani da parte del ministero delle Salute sulle uova contaminate con Fipronil sono crollate come un castello di carte. Le positività riscontrate nell’ambito dei controlli effettuati dagli Istituti zooprofilattici confermano quanto il buon senso suggeriva fin dall’inizio: era chiaro a tutti come fosse difficile, se non impossibile, garantire i consumatori italiani sul fronte delle uova contaminate“.
“La Lorenzin tuteli la salute dei cittadini“
Prosegue l’associazione consumatori: “Piuttosto che affrettarsi a rassicurare i consumatori, il Ministero deve in primo luogo preoccuparsi di garantire una piena trasparenza nell’accesso alle informazioni, comunicando all’opinione pubblica aziende e prodotti coinvolti. Inoltre, la Ministra Lorenzin deve adesso disporre, attraverso i Nas, controlli capillari sul territorio, per assicurare che le uova contaminate da fipronil non finiscano sulle tavole degli italiani attraverso prodotti trasformati.
Infine, è a questo punto necessario bloccare l’ingresso in Italia di alimenti che potrebbero essere stati realizzati con uova a rischio, così da tutelare la salute dei consumatori”. “Un nuovo scandalo alimentare mette a rischio la salute dei cittadini. Piuttosto che affrettarsi a rassicurarli, la Ministra Lorenzin si preoccupi di tutelare la salute dei cittadini” dichiara il Presidente Carlo Rienzi.
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