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16 Settembre 2024
Home » Lifestyle » Consumatori » Adesione alla class action Dieselgate | Come ottenere i rimborsi
adesione alla action dieselgate

Lo scandalo Dieselgate

Tempo di lettura stimato: 2 minuto/i

Adesione alla class action Dieselgate

È partita il 1° luglio la raccolta di Altroconsumo per dare l’adesione alla class action Dieselgate per ottenere i rimborsi per lo scandalo emissioni truccate. Sarà possibile aderire fino al 1° ottobre 2017.

Partita la raccolta degli aderenti

Dopo l’ammissione del Tribunale di Venezia della class action Altroconsumo contro Volkswagen, è partita dal 1° luglio la raccolta formale degli aderenti all’azione risarcitoria. Il via ufficiale è stato dato dalla pubblicazione in questi giorni degli annunci disposti dal Giudice sulle testate Il Corriere della Sera, Il Mattino, Il Messaggero, La Repubblica, Il Sole 24-Ore. Partecipare alla class action è gratuito. Altroconsumo mette a disposizione sul proprio sito il modulo di adesione e tutte le istruzioni utili per aderire.

Adesione alla class action Dieselgate: COME FARE

È possibile aderire alla class action sino al 1° ottobre 2017 per chi, dal 15 agosto 2009 al 26 settembre 2015, abbia acquistato un’automobile del Gruppo Volkswagen, Audi, Seat e Skoda con motore EA189 Euro 5 in cui è stato installato il dispositivo EGR per ridurre le emissioni inquinanti. Aderire è semplicissimo e non costa nulla, saranno gli avvocati di Altroconsumo a fare tutto quanto sarà necessario. Basterà fare click sul seguente link che caricherà un modulo dove inserire solo il proprio numero di telefono. Un operatore di Altroconsumo richiamerà per fornire tutti i dettagli. PARTECIPA ALLA CLASS ACTION (cliccaci sopra).

Solo in Italia sono 650 mila le auto coinvolte nello scandalo. L’organizzazione indipendente di consumatori chiede per ciascun automobilista un risarcimento pari al 15% del valore di acquisto delle auto.

Ricordiamo ancora lo scandalo dei dati truccati

La Environmental Protection Agency (EPA) ha accertato con appositi rilevamenti negli Stati Uniti che Volkswagen ha utilizzato nelle sue auto un software installato appositamente nella centralina del motore per ottenere abusivamente e ingannevolmente nei test di omologazione i dati sulle emissioni in linea con i parametri richiesti per i veicoli dieselIn pratica ciò che sembrava essere a norma con l’impatto ambientale, non lo era affatto in quanto le auto in movimento provocano emissioni che possono superare fino a 40 volte i valori dichiarati dalla casa automobilistica tedesca.

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