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Allarme infezioni SEU in Puglia
Dopo TRE CASI di ricovero ad Altamura, nel barese (uno dei quali è stato mortale), è allarme infezioni SEU in Puglia. La Regione Puglia, tramite i suoi organi competenti, la ASL di Bari, l’Istituto Zooprofilattico di Puglia e Basilicata e l’ARPA, fa sapere che sta monitorando la situazione che in questo momento non desta preoccupazione.
+++ Aggiornato sabato 10 giugno 2017 +++
“Non c’è nessuna emergenza“
Su indicazione del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, si è riunito nel pomeriggio del 7 giugno presso la sede della Regione Puglia, il tavolo di crisi sulla sicurezza alimentare della Regione Puglia presieduto dal direttore del Dipartimento Politiche della Salute e Benessere sociale Giancarlo Ruscitti. All’incontro hanno partecipato rappresentanti della ASL Bari, del Policlinico, dell’ARPA Puglia, dell’Istituto Zooprofilattico di Puglia e Basilicata, dell’Osservatorio Epidemiologico e dei NAS.
Al termine della riunione si è convenuto che allo stato attuale non c’è nessuna emergenza SEU (Sindrome Emolitica Uremica) in Puglia.
Allarme infezioni SEU in Puglia: i casi confermati
I casi arrivano dalla città di Altamura dove ci sono stati 3 casi confermati (il quarto caso di cui si parlava non trova conferme ufficiali):
- due casi di SEU (di cui uno mortale di una bimba di 15 mesi deceduta il 4 giugno dopo 2 settimane di ricovero in ospedale)
- un caso sospetto di un bimbo di 18 mesi a Fasano (è stato prima condotto all’ospedale di Monopoli poi trasferito all’ospedale pediatrico Giovanni XXIII di Bari scongiurando il pericolo)
Anche negli altri due casi non mortali si è reso necessario il ricovero all’Ospedale Giovanni XXIII di Bari.
La probabile causa secondo l’ASL
Probabilmente la contaminazione deriva dall’uso non corretto di latte crudo che non può essere assolutamente utilizzato per l’alimentazione umana se non previo trattamento termico. Questo è emerso dall’incontro in Regione Puglia.
L’ASL di Bari ha preallertato i pronto soccorso in modo che vi sia un’attenzione particolare su casi anche lievi di gastroenterite emorragica in tutte le classi di età per monitorare l’insorgenza di eventuali nuovi casi e trattarli precocemente.
I risultati delle analisi
I campioni di gelato prelevati ad Altamura hanno dato esito negativo. Non è stata riscontrata dunque nessuna traccia del batterio killer.
Le importanti RACCOMANDAZIONI
Dall’ASL/BA si raccomandano vivamente di consumare tutti gli alimenti previa adeguata cottura per ciascuna categoria, evitando di somministrare prodotti crudi in particolare ai bambini in età pediatrica. In ambito medico sta circolando anche la voce di NON consumare gelato artigianale perché sarebbe stato prodotto con latte non pastorizzato. Precisiamo che in questo ultimo caso si tratta di “voci di corridoio”. Nel dettaglio i consigli ufficiali dell’ASL a tutti i cittadini pugliesi:
- evitare il consumo di carne poco cotta, specialmente se macinata, e di latte non pastorizzato e suoi derivati;
- evitare in cucina la contaminazione di alimenti pronti per il consumo (come insalate, ecc..) con carne cruda;
- rammentare che le normali operazioni di pulizia ambientale e igiene personale (lavaggio delle mani) sono sufficienti a evitare la diffusione dell’infezione.
L’infezione intestinale batterica (causata da ceppi di escherichia coli) si può contrarre anche bevendo acqua contaminata (oltre al cibo) e colpisce soprattutto bambini e anziani provocando una insufficienza renale acuta.
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