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Assegno di ricollocazione 2017
Si tratta di uno strumento che aiuta i disoccupati nella ricerca di lavoro offrendo un servizio personalizzato e intensivo di assistenza presso i centri per l’impiego o operatori autorizzati. Vediamo le caratteristiche e come richiedere l’assegno di ricollocazione 2017. Partono i primi assegni di ricollocazione erogati dall’Anpal a 30 mila disoccupati.
(articolo aggiornato in data 16 marzo 2017)
Da chi può essere richiesto
L’assegno di ricollocazione 2017 può essere richiesto dalle persone disoccupate che già ricevono la nuova assicurazione sociale per l’impiego (comunemente conosciuto come assegno di disoccupazione Naspi) da almeno 4 mesi e che non hanno ancora trovato lavoro.
La richiesta dell’Assegno è volontaria e può essere presentata sul portale Anpal.gov.it o presso un Centro per l’Impiego, scegliendo liberamente l’Ente che offre i servizi più adatti alla propria condizione. Scarica l’infografica che spiega il procedimento
A quanto ammonta l’assegno
L’assegno è corrisposto all’ente che eroga il servizio di assistenza alla ricollocazione, e la sua entità dipende dal:
- livello di occupabilità della persona (maggiore è la sua distanza dal mercato del lavoro, maggiore sarà l’assegno e quindi più forte il sostegno per reinserirsi
- tipo di contratto ottenuto per la persona.
I valori minimi e massimi che si possono ottenere combinando questi due criteri sono fissati dalla delibera Anpal n. 9 del 28 novembre 2016:
- da 1.000 a 5 mila euro in caso di risultato occupazionale che preveda un contratto a tempo indeterminato (compreso apprendistato);
- 500 a 2.500 euro in caso di contratto a termine superiore o uguale a 6 mesi;
- da 250 a 1.250 euro per contratti a termine da 3 a 6 mesi (solo in Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia).
Chi eroga l’assegno
Gli enti che possono erogare la misura sono:
- i centri per l’impiego selezionati dalle Regioni;
- i soggetti accreditati a livello nazionale e regionale alle politiche per il lavoro.
Consulta l’elenco cliccando qui: Albo nazionale dei soggetti accreditati ai servizi per il lavoro
Si parte con la sperimentazione
In accordo con le Regioni, la politica attiva nazionale dell’assegno di ricollocazione 2017 è oggetto di una sperimentazione per valutarne l’efficacia e l’impatto sul sistema informativo. Al termine della sperimentazione lo strumento entrerà a regime e tutti i potenziali beneficiari potranno richiederlo. La sperimentazione interessa circa 30 mila potenziali beneficiari, individuati con estrazione casuale, che saranno avvisati personalmente del loro inserimento nella sperimentazione con messaggio al cellulare, messaggio di posta elettronica e lettera raccomandata.
Cosa prevede:
- affiancamento di un tutor al soggetto destinatario dell’assegno e proposta di un programma di ricerca intensiva di una nuova occupazione;
- impegno della persona a svolgere le attività individuate dal tutor e ad accettare le offerte di lavoro congrue, come definite all’articolo 25 del d. lgs. n. 150/2015. Un eventuale rifiuto ingiustificato farà scattare dei meccanismi di graduale riduzione delle misure di sostegno al reddito (cosiddetti “meccanismi di condizionalità”), cfr. art. 21, commi 7 e 8, del d. lgs. n. 150/2015;
- sospensione del servizio se la persona ottiene un’assunzione in prova o a tempo determinato e ripresa del servizio nel caso in cui se il rapporto di lavoro abbia avuto una durata inferiore a sei mesi;
- una sola possibilità di cambiare l’ente che eroga il servizio di assistenza, fino a quando non viene proposta l’offerta di lavoro.
Per maggiori informazioni
Puoi verificare subito se possiedi i requisiti per chiedere l’assegno cliccando sul link che vedi sotto. Per informazioni è possibile contattare il numero verde 800.000.039 attivo dalle 9 alle 18, dal lunedì al venerdì e la casella e-mail: info@anpal.gov.it.
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