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Carne trattata cancerogena | L’OMS lancia l’allarme
Carne trattata cancerogena. L’IARC (International Agency for Research on Cancer) dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) specializzata nella ricerca sul cancro entra in tackle contro la carne trattata industrialmente e di conseguenza contro le industrie annesse e connesse come i fast food e i grandi centri commerciali che lavorano e/o commercializzano la carne. L’affermazione sulla carne trattata cancerogena è di quelle che fanno tremare un intero sistema perché secondo l’OMS le carni lavorate come i wurstel, insaccati, salsicce, bacon e hot dog (per citarne alcune) sono cancerogene e vanno inserite nel gruppo 1 delle sostanze che causano il cancro a pericolosità più alta esattamente come il fumo e il benzene. Quelle invece non lavorate vengono inserite tra quelle che potrebbero essere cancerogene. I risultati della ricerca, non fanno altro che confermare quanto già preannunciato nelle ricerche degli anni scorsi: evidenziano e appunto confermano il legame tra il consumo di carne trattata e il sopraggiungere di malattie come il tumore al colon-retto e allo stomaco. Si fa riferimento, è bene sottolinearlo, all’uso quotidiano, costante ed eccessivo di carne sebbene il dr. Umberto Veronesi, un luminare i materia, ieri abbia affermato nuovamente in tv nella trasmissione “OpenSpace” condotta dalla Iena Nadia Toffa che sarebbe meglio non consumare affatto la carne per mantenere un tenore di vita sano ed equilibrato.
Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS)
L’OMS istituita nel 1948 con sede a Ginevra è l’Agenzia delle Nazioni Unite specializzata per le questioni sanitarie e vi aderiscono 194 Stati Membri di tutto il mondo. L’Italia ha aderito ufficialmente all’OMS in data 11 aprile 1947. Secondo la Costituzione dell’OMS, l’obiettivo dell’Organizzazione è “il raggiungimento, da parte di tutte le popolazioni, del più alto livello possibile di salute”, definita come “uno stato di totale benessere fisico, mentale e sociale” e non semplicemente “assenza di malattie o infermità”.
Per raggiungere questo fondamentale obiettivo, l’OMS si avvale dei suoi Organi di Governo (“Governing Bodies”): il Segretariato, l’Assemblea Mondiale ed il Consiglio Esecutivo, nonché dei 6 uffici regionali in cui è articolata, dei propri uffici dislocati negli Stati Membri e dei centri collaboratori che supportano le sue attività
L’OMS è l’organismo di indirizzo e coordinamento in materia di salute all’interno del sistema delle Nazioni Unite. Tra le altre funzioni, è impegnata a fornire una guida sulle questioni sanitarie globali, indirizzare la ricerca sanitaria, stabilire norme e standard e formulare scelte di politica sanitaria basate sull’evidenza scientifica; inoltre, garantisce assistenza tecnica agli Stati Membri, monitora e valuta le tendenze in ambito sanitario, finanzia la ricerca medica e fornisce aiuti di emergenza in caso di calamità. Attraverso i propri programmi, l’OMS lavora anche per migliorare in tutto il mondo la nutrizione, le condizioni abitative, l’igiene e le condizioni di lavoro.
L’OMS si trova oggi a operare in un contesto sempre più complesso e in rapido cambiamento, in cui i confini d’azione della sanità pubblica sono diventati più fluidi, estendendosi ad altri settori, che hanno un impatto sulle prospettive e sui risultati in ambito sanitario. La risposta dell’OMS a queste sfide si articola in un’agenda di sei punti:
- due obiettivi di salute: promuovere lo sviluppo e incrementare la sicurezza sanitaria;
- due necessità strategiche: potenziare i sistemi sanitari e mettere a frutto la ricerca, le informazioni e le evidenze scientifiche;
- due approcci operativi: intensificare i partenariati e migliorare la performance.
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