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FINE CAMPAGNA VACCINALE
In molti si chiedono quando e se si arriverà a fine campagna vaccinale e, se vogliamo, la risposta è già arrivata alcuni giorni fa…. quasi nell’indifferenza generale.
“IL 30 SETTEMBRE SI CHIUDE LA CAMPAGNA VACCINALE DI MASSA”
Nicola Magrini, direttore generale dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa), in un’intervista al Corriere della Sera ha parlato dei vaccini. Magrini ha annunciato: “Il 30 settembre si chiude la campagna vaccinale di massa. Obiettivo centrato, raggiungeremo oltre il 70% della popolazione. Un grande risultato”.
LA TERZA DOSE
Magrini ha chiarito anche la questione della terza dose, precisando: “Parlare in modo generico di terza dose è un messaggio che confonde.
Un richiamo anticipato non sarà per tutti, solo per gli immunodepressi come trapiantati, pazienti oncologici o coloro che fanno specifiche terapie immunosoppressive che è stato dimostrato beneficiano di una terza dose per raggiungere una buona immunità. Sarà una decisione collegiale da prendere nei prossimi mesi. La scelta dell’Israele di partire con la terza dose è un eccesso di prudenza.”
E ADESSO?
Le notizie si susseguono con una certa “strana coincidenza” tutte contemporaneamente, da quella dell’autorizzazione alle terapie con gli anticorpi monoclonali, già disponibili dal 7 agosto, a quella dell’accordo per le terapie domiciliari raggiunto nella giornata di oggi tra Stato e Regioni. Sta di fatto che Aifa ha precisato che le autorizzazioni per i monoclonali NON annullano quelle dei vaccini che andranno dunque avanti.
L’OK ALLE CURE DOMICILIARI
«Con l’intesa si compie un passo fondamentale per costruire la sanità di domani», fa sapere il Ministro della Salute Roberto Speranza, commentando l’intesa Stato-Regioni sulle cure domiciliari.
«Con i fondi del Pnrr investiamo 4 miliardi di euro, per portare l’assistenza pubblica e i trattamenti più appropriati in casa. Il nuovo sistema di autorizzazione e accreditamento approvato fissa requisiti elevati ed omogenei per tutti i soggetti che erogano tali servizi e garantirà cure con standard avanzati e della medesima qualità su tutto il territorio nazionale. Saremo in grado di curare meglio le persone, evitando il ricorso all’ospedale quando non è necessario e utilizzando al meglio le risorse».
LA SCELTA AL PAZIENTE
«Sarà il paziente a scegliere l’ente che preferisce, pubblico o privato. Attualmente non esiste un regime di accreditamento per le cure domiciliari. Si va dalle piccole cooperative, i cui team si limitano a fare medicazioni, a nuclei di cura capaci di prendere in carico il paziente nel vero senso della parola e prevenire ricovero in ospedale». Lo ha detto il deputato del Gruppo misto Giorgio Trizzino.
Anche i costi saranno nettamente più bassi, se si considera che lo Stato, con le cure domiciliari spenderà il 100% in meno rispetto a un posto letto presso una struttura ospedaliera.
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