27 Luglio 2024
Home » Lifestyle » Salute » Anticorpi monoclonali Covid disponibili | L’annuncio AIFA ma si tace
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Tempo di lettura stimato: 7 minuto/i

ANTICORPI MONOCLONALI COVID DISPONIBILI

Gli anticorpi monoclonali Covid disponibili da sabato 7 agosto 2021 ma nessuno lo fa sapere. Anzi molti sono impegnati nella campagna di contro informazione dicendo che lo sarebbero stati da ottobre!

PERCHÈ NON SI DICE TUTTO AI CITTADINI?

Precisiamo subito che ciò che leggete in questo articolo non è il frutto di alcuna campagna “No-Vax” né di nostre teorie complottistiche. Né vogliamo accusare i vaccinati o convincere i cittadini che che per tanti legittimi motivi non si sono vaccinati. Vogliamo mettere in evidenza il fatto che le terapie con i monoclonali sono state rese disponibili dal 7 agosto 2021. Tuttavia media, giornali e Governo non ne danno notizia o ne stanno dando notizia diversi giorni dopo. Viene spontaneo chiedersi: PERCHÈ ?!

Perché si continua in questa assidua campagna “pro vaccini a prescindere” quando contemporaneamente si potrebbe anche dire che da giorni (e non da ottobre come abbiamo sentito dire e visto scrivere un po’ a tutti!?) esistono e sono già attive delle alternative valide al farmaco sperimentale che si sta iniettando ai cittadini!?

LE TERAPIE DOMICILIARI

Approfittiamo dell’occasione per ricordare che da settimane gruppi di medici volontari stanno curando tantissime persone con le terapie domiciliari, non certo con “tachipirina e vigile attesa“. Dall’aprile 2020 esiste un’associazione fondata dall’avvocato Erich Grimaldi del Foro di Napoli, composta da cittadini e medici con relativi gruppo Facebook “Terapia Domiciliare Covid19 in Ogni Regione” e Pagina Terapia domiciliare C-19 (oltre al sito TerapiaDomiciliareCovid19), i cui medici iscritti da tempo aiutano gratuitamente la gente a guarire, riuscendoci anche. Ma torniamo all’argomento di questo articolo, ossia la disponibilità già dei monoclonali di cui nessuno dà notizia. Quello che leggerete di seguito è ciò che ha annunciato l’AIFA.

APRIAMO UN’ULTIMA PARENTESI: COSA SONO GLI ANTICORPI MONOCLONALI?

Non essendo medici nè specializzati in medicina e affini, facciamo riferimento al sito ISSalute.it che spiega:

“Gli anticorpi monoclonali (MAB) sono molecole prodotte in laboratorio, a partire dai linfociti B estratti dalla milza del topo, e fuse con cellule tumorali del sangue (cellule di mieloma) che hanno la caratteristica di essere immortali. Queste cellule fuse, chiamate ibridoma, sono coltivate singolarmente, in altre parole sono clonate (una cellula in un pozzetto).

La singola cellula divenuta immortale successivamente si divide formando un clone di cellule identiche capaci di produrre quantità illimitate dello stesso anticorpo chiamato, appunto, monoclonale che può essere purificato. Gli anticorpi monoclonali sono progettati per riconoscere specificamente un unico, determinato antigene e si legano ad esso neutralizzandolo“.

LEGGI ANCHE: CAMPAGNA VACCINALE DI MASSA, ECCO QUANDO FINISCE

Esistono quattro tipi di anticorpi monoclonali (MAB)
  • Murini (-omab), interamente derivati da cellule di topo. Possono portare a una reazione allergica negli esseri umani;
  • chimerici (-ximab), ottenuti mediante tecniche di biologia molecolare che consentono di sostituire alcune parti dell’anticorpo monoclonale derivato da cellule di topo (la regione costante) con la corrispondente parte di proteina di origine umana. Possono causare allergia;
  • umanizzati (-zumab), derivati principalmente da cellule umane ad eccezione della parte dell’anticorpo che si lega all’antigene bersaglio;
  • umani (-umab), interamente derivati da cellule umane.

“I MAB possono essere prodotti in grandi quantità contro gli antigeni derivanti da una serie di malattie infiammatorie, di infezioni e di tumori e sono utilizzati sia per scopi diagnostici, sia per scopi terapeutici. Inoltre, sono impiegati anche per potenziare le difese naturali del corpo”.

“I MAB possono essere legati (coniugati) a farmaci o a molecole radioattive (radioimmunoterapia) per veicolare e indirizzare con estrema precisione il principio attivo verso il suo bersaglio. In questo modo si evita di coinvolgere altre parti dell’organismo riducendo gli effetti indesiderati e aumentando le probabilità di efficacia della terapia. La radioimmunoterapia è una tecnica che viene applicata soprattutto nella cura dei tumori”.

L’ANNUNCIO DI AIFA: IL TRATTAMENTO PER LA MALATTIA LIEVE O MODERATA CON I MONOCLONALI

Martedì 10 agosto 2021 l’Ufficio Registri di Monitoraggio dell’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) ha fatto sapere agli utenti dei Registri Farmaci sottoposti a Monitoraggio che, a seguito della pubblicazione della Determinazione AIFA n.911 nella GU n.187 del 06.08.2021, a partire dal 07/08/2021 è possibile utilizzare anche l’anticorpo monoclonale sotrovimab (prodotto dall’azienda GlaxoSmithKline), per la seguente indicazione terapeutica:

“Trattamento della malattia da coronavirus 2019 (COVID-19) lieve o moderata, negli adulti e adolescenti di età pari o superiore a 12 anni non ospedalizzati per COVID-19, che non necessitano di ossigenoterapia supplementare per COVID-19 e che sono ad alto rischio di progressione a COVID-19 severa”.

IL TRATTAMENTO PER I PAZIENTI OSPEDALIZZATI

Sempre AIFA, fa sapere che, in attuazione della Determinazione AIFA n.912, è possibile utilizzare la combinazione casirivimab+imdevimab (prodotta dall’azienda farmaceutica Regeneron/Roche) al dosaggio 4.000mg+4.000mg nella seguente indicazione terapeutica:

“Trattamento di pazienti ospedalizzati per COVID-19, anche in ossigenoterapia supplementare (con l’esclusione dell’ossigenoterapia ad alti flussi, o in ventilazione meccanica), con sierologia negativa per gli anticorpi IgG anti- Spike di SARSCoV-2”.

ARTICOLO CORRELATO: L’AIFA ANNUNCIA: “MONOCLONALI COESISTERANNO COL VACCINO

E SONO ANCHE CAPACI DI NEUTRALIZZARE LE DIVERSE VARIANTI IN CIRCOLAZIONE, COMPRESA LA DELTA!

La stessa Aifa richiama l’attenzione sul fatto che gli anticorpi monoclonali anti-SARS-CoV-2 attualmente disponibili, pur presentando indicazioni d’uso sovrapponibili, si differenziano tra di loro, sulla base di recenti evidenze di letteratura, per capacità di neutralizzare le diverse varianti circolanti.

Tutti gli anticorpi anti-SARS-CoV-2 disponibili in Italia (bamlanivamb/etesevimab, casirivimab/imdevimab e sotrovimab) mantengono infatti una adeguata attività antivirale nei confronti delle varianti alfa (lignaggio B.1.1.7) e delta (lignaggio B.1.617.2). L’attività neutralizzante della combinazione bamlanivamb/etesevimab, differentemente dagli altri anticorpi monoclonali disponibili (casirivimab/imdevimab e sotrovimab), è fortemente inibita nei confronti delle varianti beta (B.1.351) e gamma (P.1).

LE RACCOMANDAZIONI AI MEDICI

Pertanto – conclude l’Ufficio registri dell’AIFA – “ove non sia stata effettuata la genotipizzazione/sequenziamento, e tenuto conto del contesto epidemiologico di riferimento, sono da considerarsi preferibili gli anticorpi monoclonali che al momento risultano efficaci su tutte le varianti (casirivimab/imdevimab e sotrovimab)“.

Aifa ricorda ai medici che le prescrizioni di anticorpi monoclonali relative alla indicazione autorizzate dovranno essere effettuate in accordo ai criteri di eleggibilità e appropriatezza prescrittiva riportati nella scheda clinica, scaricabile in formato .zip, dalla lista dei “Registri e PT attivi”, raggiungibile facendo click qui: “Liste aggiornate dei Farmaci sottoposti a monitoraggio” sul sito AIFA.

L’INVITO AI REFERENTI REGIONALI

Infine Aifa specifica che, a partire martedì 10/08/2021, il registro in oggetto, modificato, è disponibile sulla piattaforma web. Pertanto – conclude Aifa – tenuto conto della disponibilità di nuovi prodotti, si invitano i referenti regionali a procedere all’abilitazione delle strutture sanitarie autorizzate, accedendo al sistema.

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