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Giornata del LIBRO 2017
Ricorrono oggi due eventi di livello mondiale che in comune hanno anche la lettura e lo studio. Ma nella Giornata del Libro 2017 ci chiediamo: gli italiani leggono?
Dal 1996 per promuovere la lettura
E’ stato l’UNESCO nel 1996 a fissare la data del 23 aprile di ogni anno quale Giornata mondiale del LIBRO e del diritto d’autore. Un momento di sensibilizzazione e promozione della lettura che coincide con un altro importante evento: la Giornata Internazionale della Lingua Inglese. Quest’ultimo, a sua volta, serve a ricordare e sottolineare l’importanza della conoscenza della lingua parlata dalla stragrande maggioranza del pianeta. Chi insegna inglese sostiene che leggere libri in lingua inglese sia un metodo efficace per imparare la lingua. Questo permette di imparare vocaboli, espressioni metaforiche e modi di dire, che la mente ricorda molto più facilmente di una frase imparata a memoria. La lettura rappresenta dunque uno strumento molto importante per imparare più a fondo una lingua straniera, in questo caso l’inglese.
Le origini
L’evento della Giornata del libro 2017 esisteva già in Spagna ancor prima che in Italia. All’inizio del secolo scorso, il 7 ottobre si festeggiava la Giornata del Libro in Spagna. Il Re Alfonso XIII decise di cambiare data scegliendo proprio quella del 23 aprile. In quel giorno in Spagna esiste il rito di regalare delle rose alle donne perché, come narra la leggenda, esse sarebbero sbocciate dal sangue del drago ammazzato da San Giorgio (che ricorre nella data del 23 aprile). E così ogni 23 aprile, insieme al libro si riceve in dono un fiore.
Ma gli italiani leggono?
Nella Giornata del Libro 2017 ci chiediamo soprattutto se gli italiani siano degli “incalliti” lettori, ecco la risposta. In Italia oggi ci sono oltre 4 milioni di non lettori di libri in più rispetto al 2010 (4 milioni e 300 mila). Nel 2016 sono circa 33 milioni le persone con più di 6 anni che non hanno letto nemmeno un libro di carta in un anno (cioè il 57,6% della popolazione) ovvero la stessa quota che era stata toccata nel 2000 e in aumento del + 6,8% rispetto al 2010.
Sono i maschi a leggere meno di tutti (il 64,5% rispetto al 51,1% delle femmine). I non lettori si attestano sul 62-66% tra gli uomini tra 25-74 anni e fino al 72,9% che si raggiunge nella fascia 75 anni e più. Al contrario le donne non lettrici superano il 50% solo nella fascia oltre i 65 anni. Tra 11-24 anni le non lettrici sono il 38-42% e dai 25 anni la quota inizia a crescere, ma si mantiene sotto il 50% fino ai 64 anni. In costante aumento anche i non lettori anziani.
E i bambini?
I “bambini non lettori” sono aumentati nella fascia di età tra i 6-10 anni (+9,3%), gli 11-14 anni (+13,9%.) e 15-17 anni (11,7%). Le cause? Beh, la rivoluzione DIGITALE sicuramente incide parecchio. Forse ci vorrebbe una maggiore consapevolezza di questo, sia a scuola sia in famiglia.
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