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Passa il decreto su ABOLIZIONE VOUCHER
Dopo l’ok della Camera arriva anche quello del Senato. Passa il decreto su abolizione voucher. Adesso via alle alternative (si spera) valide per il presente e il futuro del Paese.
Soddisfazione dalla CGIL
Hanno fortemente voluto la cancellazione dei voucher, la CGIL oggi esulta così: “Il decreto che cancella i voucher e ripristina la responsabilità in solido negli appalti è legge. Ha vinto il lavoro“. La Camusso ha detto: “La storia racconterà del coraggio dei lavoratori che hanno difeso la dignità del lavoro.Con la CGIL.Ora e sempre“.
I lavori in Senato
L’Assemblea ha ripreso l’esame del ddl n. 2784 di conversione in legge del decreto-legge 17 marzo 2017, n. 25, recante disposizioni urgenti per l’abrogazione delle disposizioni in materia di lavoro accessorio nonché per la modifica delle disposizioni sulla responsabilità solidale in materia di appalti (abrogazione voucher), già approvato dalla Camera dei deputati.
L’articolo 1 dispone l’abrogazione dell’istituto del lavoro accessorio, sul quale pende un referendum, prevedendo che i buoni per prestazioni di lavoro richiesti alla data di entrata in vigore del decreto possono essere impiegati fino al 31 dicembre 2017. L’articolo 2 modifica l’articolo 29, comma 2, del decreto legislativo n. 276 del 2003, sopprimendo deroghe parziali al regime ordinario di responsabilità solidale del committente imprenditore o datore di lavoro con l’appaltatore e con gli eventuali subappaltatori nei confronti dei lavoratori.
Nella seduta antimeridiana è iniziata la discussione generale che si è conclusa nel pomeriggio con gli interventi dei sen. Barozzino (SI-Sel), Galimberti (FI-PdL) e Maria Spilabotte (PD).
In sede di replica
La relatrice, sen. Parente (PD), ha ribadito che il jobs act non ha esteso l’ambito di applicazione del lavoro accessorio (lo ha fatto la legge Fornero) ma ha introdotto la tracciabilità a fini antielusivi. Il Sottosegretario di Stato per il lavoro Boba ha negato che il Governo sia ostaggio della CGIL, ha motivato la scelta dell’abrogazione con la necessità di evitare uno scontro ideologico e ha richiamato l’impegno, contenuto nel DEF, a varare una nuova disciplina per il lavoro discontinuo.
Tutti gli emendamenti sono stati respinti. Sono stati accolti ordini del giorno di FI-PdL e testi riformulati di LN che impegnano il Governo a valutare l’opportunità di disciplinare prestazioni di natura accessoria prevenendo gli abusi e individuandone l’ambito applicativo, anche con riferimento ai settori di attività e a valutare l’opportunità di confermare l’efficacia dei voucher per baby-sitting.
(La seduta è terminata alle ore 18:54)
Fonte: Senato
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