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Acqua contaminata Casamassima
L’Acquedotto Pugliese ha risposto alle nostre richieste di informazioni sulla questione acqua contaminata Casamassima. LEGGI cosa ci ha detto mentre prosegue l’emergenza nel comune di Casamassima tra dubbi, presunti casi di ricovero (da verificare) e l’attesa dei risultati dei rilievi e mentre nei supermercati del territorio casamassimese comincia a scarseggiare l’acqua. Alcuni gestori hanno infatti affisso un cartello all’ingresso per informare che non sono disponibili bottiglie di acqua e che sono in attesa di rifornimenti.
Anche il TG satirico “Striscia la Notizia” si sta interessando al problema Acqua contaminata Casamassima (Pinuccio ha intervistato il Comandante della Polizia Locale). Il Circolo Didattico Guglielmo Marconi intanto tranquillizza i genitori degli alunni che la Ditta Pastore Ristorazione collettiva S.R.L., con apposita nota, ha comunicato di aver adottato tutte le cautele del caso (utilizzo di acqua minerale per la cottura della pasta e delle pietanze verificate direttamente dalla Commissione Mensa Scolastica) per scongiurare qualunque rischio di contaminazione.
AQP RISPONDE
Relativamente all’acqua contaminata Casamassima abbiamo chiesto questo all’AQP:
“Buongiorno, vorremmo cortesemente conoscere nei dettagli la situazione dell’acqua contaminata nel comune di Casamassima. C’è una intera popolazione in ginocchio e in difficoltà. Poiché al momento di chiaro c’è poco, oltre ai consigli da voi dati nei giorni scorsi riguardo al temporaneo utilizzo dell’acqua, vorremmo delle risposte a questi quesiti:
- l’origine della contaminazione ?
- l’entità della contaminazione ?
- DA QUANDO è contaminata l’acqua ?“
L’Acquedotto Pugliese ci fa sapere (9 maggio 2016 ore 12 circa) che “è stata individuata la fonte del problema, una delle due adduttrici che alimentano l’abitato che è stata immediatamente esclusa dal sistema di alimentazione. Sono in corso esami su esami per stabilirne le cause. La contaminazione è debole, non è di natura fognaria ma ambientale (probabili infiltrazioni di terriccio da verificare, per esempio). I risultati delle analisi che hanno fatto scattare l’allarme risalgono allo scorso venerdì 6 maggio 2016, al momento considerato come il giorno nel quale è stata riscontrata la contaminazione dell’acqua. Un ulteriore aggiornamento sarà diffuso nel pomeriggio del 9 maggio 2016“.
Attendiamo dunque gli esiti delle analisi.
LEGGI il comunicato dell’AQP dell’8 maggio 2016 con il quale l’Acquedotto ha dato anche dei consigli sull’utilizzo dell’acqua sulla base delle indicazioni fornite dall’ASL.
La situazione raccontata da una cittadina di Casamassima
Arrivano intanto le prime testimonianze relative all’acqua contaminata Casamassima. Lo sfogo di una mamma di ieri sera sui social: “Alle 23 di ieri sera mio figlio ha iniziato a star male con febbre che ha raggiunto 39.6°. Ha iniziato a vomitare a ripetizione solo liquidi e ad avvertire crampi lancinanti in pancia. La febbre si è tenuta costante e questa mattina oltre al vomito si è aggiunta anche la diarrea. Abbiamo deciso di portarlo all’Ospedale Di Venere (di Carbonara n.d.R.) dove ho spiegato dell’ Acqua contaminata Casamassima. Hanno fatto le analisi… Dei raggi dove hanno riscontrato un focolaio di polmonite.
È stato mandato da una internista che ha chiamato l’ospedale pediatrico Giovanni XXIII di Bari per avere notizie di altri ricoveri e gli è stato detto che arrivavano a ripetizione da Casamassima tutti con gli stessi sintomi. Abbiamo chiamato l’infettologa che mi ha detto: “signora 2+2 fa 4”. Ha chiamato tutti gli ospedali vicini per ricoverarlo ma non c’era posto perché TUTTI INVASI DA CITTADINI DI CASAMASSIMA. Vista la gravità della situazione ha aggiunto un letto a Triggiano nel reparto infettivo dove tra l’altro lavora un infermiere residente a Casamassima di quel reparto che ha moglie e figli nella stessa situazione. Attendiamo… ma credo che qualcuno passerà un brutto quarto d’ora. Creo allarmismo? Beh si, non rompetemi i xxxxxxx ma io so solo che mio figlio e tanta altra gente in questo momento sono in ospedale!!!“
Quella linea sottile tra allarmismo e tutela della salute
Abbiamo letto di qualcuno che invece di preoccuparsi delle possibili gravi ripercussioni che potrebbe avere una infezione di massa dovuta al consumo di acqua contaminata, si preoccupa(va) di diffondere messaggi sui social minacciando, nemmeno tanto velatamente, di querelare chiunque scrivesse o facesse girare informazioni allarmistiche sulla situazione di Casamassima. Sta di fatto che c’è gente che davvero si è sentita male, altri avvertono lievi sintomi gastrointestinali (anche quelli lievi sono dei problemi) riconducibili alla contaminazione dell’acqua e c’è gente che probabilmente è finita anche in ospedale magari proprio a causa dell’eccessiva prudenza diffusa da chi si è preoccupato dell’eventuale allarmismo invece di ribadire a gran voce “Nel dubbio e in mancanza di conferme, NON UTILIZZATE L’ACQUA dei vostri rubinetti”.
Le dichiarazioni del Sindaco Cessa dell’8 maggio 2016
Il Sindaco, in un video diffuso nella mattinata dell’ 8 maggio (guarda il videomessaggio del Sindaco di Casamassima) ha tra l’altro ribadito di seguire le indicazioni della sua ordinanza per stare tranquilli (fossimo in lui, prima di fare tali affermazioni, aspetteremo di leggere i risultati delle analisi… a meno che non sappia più di noi e di tutti coloro che chiedono di conoscere i fatti. Altrimenti sulla base di cosa rassicura la popolazione che, seguendo le indicazioni della sua Ordinanza, non ci sarà alcun problema?). (LEGGI l’Ordinanza del 6 maggio 2016 del Sindaco).
Lo stesso Cessa, in un post su Facebook delle 22.30 ha sottolineato: “Sto chiedendo con insistenza i risultati delle analisi. Risale a pochi minuti fa la comunicazione del Sian-Asl che dice: « Relativi ai campioni prelevati nel tardo pomeriggio del 6 maggio dal SIAN ASL BA in contraddittorio con quelli dell’AQP, comunico di aver sentito il microbiologo del laboratorio acque dell’ARPA Puglia alle ore 20.30 odierne, apprendendo che in ragione dei tempi necessari per lo sviluppo di tutte le colonie, gli esami potranno intendersi conclusi soltanto dopo che siano trascorse 72 ore dall’inseminazione (ossia dopo le ore 20 del 9 maggio 2016). Pertanto deve intendersi persistente il divieto di utilizzo ad uso potabile dell’acqua distribuita in rete »“.
Leggi i fatti dall’inizio in questo articolo del 7 maggio 2016: Casamassima senza acqua potabile
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