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10 Ottobre 2024
Home » Cronaca » Italia » Come pagare il bollo auto con la sanatoria | La rottamazione cartelle bis, tutte le informazioni
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Tempo di lettura stimato: 9 minuto/i

Come pagare il bollo auto con la sanatoria

In questo articolo vediamo come pagare il bollo auto con la sanatoria, quella che viene chiamata “rottamazione cartelle bis“, contenuta nel decreto fiscale della Legge di Bilancio 2018.

ATTENZIONE: per il 2019 c’è la PACE FISCALE e la ROTTAMAZIONE-TER. Leggi questo nuovissimo articolo:  Rateizzare il pagamento del bollo insoluto


INDICE

Cosa è possibile fare con la rottamazione cartelle bis

Si può usufruire della rottamazione cartelle bis se si è ricevuta la cartella di pagamento per il bollo auto non pagato tra il 1° gennaio 2017 ed il 30 settembre 2017. Se non si è provveduto a effettuare il pagamento entro 60 giorni dalla ricezione della cartella, è possibile presentare la domanda di adesione alla rottamazione dei ruoli all’Agenzia delle Entrate-Riscossione, per ottenere uno sconto consistente sull’importo della/e cartella/e.

E’ rottamabile solo il bollo auto?

La rottamazione può essere utilizzata per condonare le cartelle ricevute per mancato pagamento di:

  • tributi e imposte Agenzia delle Entrate e Inps Inail;
  • multe stradali (ricevute nel territorio italiano) per le quali non si pagheranno gli interessi di mora e le maggiorazioni previste dalla legge;
  • tasse emesse da enti territoriali (Regioni, Province, Città Metropolitane e Comuni).

Non sono rottamabili:

  • le somme dovute a titolo di recupero di aiuti di Stato oppure i crediti derivanti da pronunce di condanna della Corte dei Conti;
  • i carichi interessati da una precedente “rottamazione”.

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Come pagare il bollo auto con la sanatoria: DOMANDA

La legge prevede che entro il 31 marzo 2018 l’Agenzia delle entrate-Riscossione dovrà inviare al contribuente tramite posta ordinaria una comunicazione in cui sono indicati i carichi dell’anno 2017 affidati dagli Enti creditori entro il 30 settembre scorso, per i quali non risulta ancora notificata la relativa cartella/avviso.

Si può chiedere di aderire alla sanatoria nei seguenti modi:

  • compilando il form sul sito dell’Agenzia delle Entrate , disponibile anche nell’Area riservata del sito (per utenti registrati che devono prima fare il login);
  • inviando via posta elettronica certificata (per chi è possessore di una pec) il Modello DA 2000/17 (dopo averlo compilato) allegando la copia del documento di identità, alla casella pec della Direzione Regionale di Agenzia delle entrate-Riscossione di riferimento (visualizza il pdf dell’elenco delle caselle pec);
  • recandosi presso gli Sportelli di Agenzia delle entrate-Riscossione presenti su tutto il territorio nazionale (esclusa la regione Sicilia) consegnando il Modello DA 2000/17 debitamente compilato e firmato.

SCARICA il Modello Definizione Agevolata DA 2000/17

TERMINI di presentazione

La domanda per rateizzare il pagamento del bollo auto non ancora pagato va presentata entro e non oltre il 15 maggio 2018.

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Cosa succede dopo aver presentato la domanda?

Ai cittadini che hanno presentato la domanda di adesione alla sanatoria per carichi relativi al periodo dal 1° gennaio al 30 settembre 2017, l’Agenzia delle entrate-Riscossione invierà una comunicazione entro il 30 giugno 2018. Tale documento conterrà:

  1. in caso di accoglimento della domanda:
    1. l’importo delle somme dovute ai fini della Definizione agevolata;
    2. la scadenza delle eventuali rate;
    3. i bollettini da utilizzare per il pagamento.
  2. In caso di diniego della domanda:
    1. le specifiche motivazioni che non rendono “rottamabile” il debito (cartella/avviso) indicato dal contribuente nella domanda di adesione.

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Come pagare il bollo auto con la sanatoria: PAGAMENTO

Sarà possibile effettuare il pagamento in uno dei seguenti modi:

  • in un’unica soluzione;
  • massimo 5 rate di pari importo:
    1. la prima entro il 31 luglio 2018
    2. settembre 2018
    3. ottobre 2018
    4. novembre 2018
    5. l’ultima entro il 28 febbraio 2019.
Per carichi relativi al periodo dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2016

L’Agenzia delle entrate-Riscossione invierà una comunicazione entro il 30 settembre 2018 contenente gli stessi dati appena descritti in precedenza. In questo caso il pagamento dovrà essere effettuato in un’unica soluzione o in un massimo di 3 rate:

  • l’80% delle somme dovute in due rate di pari ammontare, rispettivamente entro il 31 ottobre ed entro il 30 novembre 2018;
  • il restante 20%, in un’unica rata, entro il 28 febbraio 2019.
Per chi non è in regola con una rateizzazione in essere al 24 ottobre 2016

A chi non è in regola con il pagamento delle rate scadute al 31 dicembre 2016, l’Agenzia delle entrate-Riscossione invierà una prima comunicazione entro il 30 giugno 2018 con l’ammontare delle rate scadute. Potrà chiedere la rottamazione il cittadino che avrà effettuato il pagamento dell’importo residuo riferito alle rate scadute al 31 dicembre 2016 in un’unica soluzione entro il 31 luglio 2018. L’Agenzia invierà l’esito della richiesta in una seconda comunicazione, entro il 30 settembre 2018 nelle stesse modalità indicate in precedenza.

Il pagamento dovrà essere effettuato nelle stesse modalità e tempistiche descritte nel caso precedente (carichi relativi al periodo dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2016).

Cosa accade nel caso di ritardato pagamento di una rata?

Basta anche ritardare di un giorno il pagamento di una rata per far decadere la sanatoria. Questo può provocare il pignoramento, da parte dell’agente della riscossione, dei beni del contribuente per l’intero importo del debito originario annullando la rateizzazione delle somme restanti.

Come pagare il bollo auto con la sanatoria: ma cosa accade se NON SI PAGA IL BOLLO AUTO

Il mancato pagamento del bollo auto può comportare la sanzione del fermo amministrativo dell’automobile e/o far scattare il pignoramento.

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Il fermo amministrativo dell’auto

Viene messo in atto tramite l’iscrizione presso il PRA (Pubblico Registro Automobilistico). Cosa che peraltro non esclude che nei confronti del debitore possa scattare contemporaneamente pure il pignoramento. Il fermo deve tuttavia essere anticipato da un avviso preventivo inviato al contribuente almeno 30 giorni prima di eseguire il fermo dell’auto (che non potrà essere rottamata ma venduta, fermo compreso).

Il debitore avrà così il tempo di pagare oppure di chiedere l’annullamento del fermo all’Agente della riscossione. Per ottenerlo deve dimostrare che l’auto gli è indispensabile perché è da lui utilizzata per esercitare la propria attività professionale, di lavoro autonomo, dell’arte o d’impresa. Non può chiedere l’annullamento il lavoratore dipendente. Trascorsi i 30 giorni, senza aver inviato la richiesta di annullamento del fermo, questo diventa attivo e sarà bene non utilizzare l’auto perché se fermati a un posto di blocco, si rischiano sanzioni anche penali.

DOMANDE sul fermo
  • Può essere sospeso ? Sì, chiedendo la rateizzazione del debito e dimostrando al PRA di aver eseguito il pagamento della prima rata consegnando la ricevuta di pagamento.
  • Il fermo può essere cancellato? Sì, dopo aver eseguito il pagamento dell’ultima rata della rateizzazione.
Il pignoramento

Il pignoramento può essere messo in atto anche contemporaneamente al fermo amministrativo e può agire su:

  1. STIPENDIO: può avvenire nella misura massima di 1/5 se notificato all’azienda. Se notificato in banca, dove avviene l’accredito dello stipendio, il pignoramento si può estendere solo alle somme che superano 1.345,56 euro e, per i successivi accrediti, fino a massimo di 1/5;
  2. PENSIONE: se notificato presso l’Inps, può essere messo in atto garantendo l’importo minimo vitale di 672,78 euro e trattenendo solo 1/5 di ciò che eccede quella cifra. Se invece viene notificato in banca, dove avviene solitamente accreditata la rata della pensione, il pignoramento si può estendere solo alle somme che superano 1.345,56 euro e, per i successivi accrediti, fino a massimo di 1/5;
  3. CONTO CORRENTE: può essere eseguito nella misura del 100%. Banca e debitore vengono avvisati, il debitore entro 60 giorni deve pagare altrimenti le somme dovute vengono trasferite all’Erario senza nemmeno passare del giudice.
  4. IPOTECA (o pignoramento) DELLA CASA: è il meno probabile perché accade in casi di debiti consistenti (almeno 20 mila euro per l’ipoteca e almeno 120 mila per il pignoramento).

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Come pagare il bollo auto con la sanatoria: MODULISTICA
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