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Acqua Santa Croce ritirata dagli scaffali
Il problema dell’acqua Santa Croce ritirata dagli scaffali riguarda le confezioni da 1 litro in bottiglie di vetro. Tutti gli altri lotti e tutte le altre confezioni sono ovviamente buone e possono essere acquistate e consumate senza alcuna preoccupazione.
DETTAGLI del richiamo
- Marchio: SANTA CROCE.
- Denominazione di vendita: Acqua oligominerale SANTA CROCE.
- Nome o ragione sociale dell’OSA a nome del quale il prodotto è commercializzato: Santa Croce srl, via G. Amendola n 46 Roma.
- Lotto di produzione: BL060A10.
- Scadenza: marzo 2020.
- Marchio d’identificazione dello stabilimento/produttore: Sorgente Fiuggino-Canistro (Aq).
- Descrizione peso/volume unità di vendita: 1 litro in vetro x 12 bottiglie.
- Motivo/Rischi: richiamo cautelativo per presenza consistente di particelle in sospensione da caratterizzare.
Avvertenze
I consumatori che avessero acquistato il prodotto sono invitati a non consumarlo e a riportare le confezioni al punto vendita.
Acqua Santa Croce ritirata dagli scaffali: cosa vuol dire “particelle in sospensione” ?
Non essendo “esperti di chimica”, la spiegazione la cerchiamo in rete: “In chimica una sospensione è una miscela in cui un materiale finemente suddiviso è disperso in un altro materiale in modo tale da non sedimentare in tempo breve”.
“Le sospensioni sono costituite da un componente allo stato solido (componente minoritario) che è finemente disperso all’interno del componente maggioritario che è allo stato liquido“. “A differenza della soluzione, in cui le due parti si uniscono dando origine a un liquido perfettamente trasparente, nella sospensione la miscela è opaca e torbida, a causa dell’effetto Tyndall“.
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