27 Luglio 2024
Home » Cronaca » Ancora guai per Fetullah GULEN | La Corte sequestra i beni dell’ex imam
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Ancora guai per Fetullah GULEN

La corte turca di Adana dispone il sequestro dei beni dell’ex imam, ora esiliato negli Usa. Ancora guai per Fetullah GULEN.

La notizia del sequestro

E’ ufficiale la notizia che, nel panorama disastroso attuale, colpisce il mondo. La corte turca di Adana dispone il sequestro di tutti i beni immobiliari, nonché bancari di Fetullah Gulen, reo-non-confesso del famoso golpe durato 4 ore e uomo ricchissimo.

Gulem, accusato su fantomatiche basi di essere l’ideatore del tentato colpo di stato del 15 luglio 2016, continua ad essere esiliato negli Usa.

La sete di vendetta di Erdogan

Sembra non avere mai fine la sete di vendetta di Erdogan che, tra alleanze improvvise e inaspettate, arresti collettivi, e performance televisive, sorprende sempre con il suo delirio di onnipotenza.

Passo dopo passo il “sultano” turco costruisce il suo impero, sorprendentemente supportato da folle oceaniche e plaudenti. Ma si sa che la Storia ci ha sempre fornito esempi poco edificanti di mitomani suffragati dal favore popolare!

Turchia: repressione e negazione dei diritti

La storia della Turchia di oggi si colora dei toni foschi della repressione e della negazione di ogni libertà.

Non si contano, infatti, le vittime del golpe-farsa. Non si contano gli arresti dei dissidenti: giornalisti, militari, tutti sospettati di aver tramato con Fetullah Gulen, mente del golpe.

La quotidianità di questo paese, così importante dal punto di vista geo-politico, appare scandita da colpi di scena repentini, ideati dalla regia sapiente di Erdogan, vero camaleonte della politica.

Rinnovato accordo con Putin

Messa da parte la “tensione” che aveva scandito il rapporto della Turchia con la Russia, con un voltafaccia sorprendente, i due leader di questi paesi, dimentichi delle numerose accuse reciproche del passato, hanno manifestato al mondo la pace-ritrovata.

Perenne strategia dei giochi politici!

La Turchia, dopo i numerosi tentativi di entrare nella fallimentare Unione europea, necessitava di un alleato storicamente anti-europeista e anti-statunitense. E Putin, dall’alto del suo incontrastato potere, incarna il perfetto alleato-stratega e può garantire a Erdogan l’apertura di nuovi mercati.

E l’Europa che fa?

Osserva con trepidazione, tacitamente. Dialoga con gli Stati Uniti e si volge alle fiamme che divampano dall’inferno del terrorismo jihadista.

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