Gentiloni chiede ritiro ricorso al Tar sull’Ilva | “Il Governo è disponibile al confronto”

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Articolo aggiornato sabato, 23 Dicembre 2017 9:25

Gentiloni chiede ritiro ricorso Ilva

Sull’annosa questione Ilva di Taranto interviene il Premier, Gentiloni chiede ritiro ricorso Ilva a Emiliano e Melucci per non intralciare le operazioni di bonifica e il lavoro.

Ritirate il ricorso al Tar

Senza mezzi termini si è espresso Paolo Gentiloni, presidente del Consiglio dei ministri della dal 12 dicembre 2016, sulla vertenza Ilva. Gentiloni ha chiesto al presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, e al sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, di ritirare il ricorso al Tar contro il piano ambientale del Governo.

Le parole di Gentiloni

Vi chiedo di ritirare il ricorso al TAR e di non mettere a rischio interventi per la bonifica ambientale e il lavoro che Taranto aspetta da anni. Da parte del Governo c’è piena disponibilità al confronto sulle questioni che avete sollevato. Conto su di voi, l’Italia e la Puglia hanno bisogno di leale collaborazione”.

Gentiloni chiede ritiro ricorso Ilva

Altro capitolo dopo il tavolo istituzionale del 20 dicembre che non ha portato a nulla eccetto il ritiro della sospensiva che non interromperà la produzione (e l’inquinamento) Ilva. Tutto questo dopo l’avvertimento di Calenda dei giorni scorsi che ha detto che se il ricorso non viene ritirato, l’Ilva chiuderà a gennaio 2018.

Prosegue intanto la trattativa tra Arcelor Mittal e i sindacati Fim, Fiom e Uilm mentre è confermato il nuovo tavolo del 10 gennaio 2018 al Mise. Inoltre sono stati convocati nuovi incontri tecnici per il 23 e 24 gennaio sull’Ilva di Taranto mentre il 17 gennaio sarà la volta del tavolo istituzionale sull’Ilva di Genova.

Arriva la risposta di Emiliano

Il Governatore è a disposizione del presidente del Consiglio per illustrare le ragioni del ricorso e il punto di vista della Regione Puglia sul piano industriale e sul piano ambientale dell’Ilva. Il fine esclusivo è quello di tutelare la salute dei cittadini e dei lavoratori da uno stabilimento per il quale attualmente è in corso un processo penale per disastro ambientale e avvelenamento di sostanze alimentari davanti alla Corte d’Assise di Taranto e per il quale occorre impedire che le condotte di reato siano reiterate”.

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