Green Pass valido per positivi al Covid | Clamorosa gaffe di un sistema fallace

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Articolo aggiornato venerdì, 10 Dicembre 2021 17:46

GREEN PASS VALIDO PER POSITIVI

Che non fosse uno strumento sanitario bensì politico e discriminatorio/asociale ormai lo abbiamo compreso tutti ma il Green Pass valido per positivi al Covid supera tutte le assurdità più impensabili.

L’ENNESIMA ASSURDITÀ ALL’ITALIANA

Con l’introduzione del Super Green Pass è stata ulteriormente limitata la vita sociale e lavorativa di decine di migliaia di persone che liberamente e legittimamente hanno deciso di non vaccinarsi contro il Covid_19. Gente che viene considerata da istituzioni e gran parte dei vaccinati come soggetti socialmente pericolosi in quanto considerati “untori”.

Vai poi a scoprire che lo strumento considerato l’arma per escluderli da gran parte della vita sociale “soffre” di un problema che permette ai vaccinati di circolare liberamente anche se positivi al Covid.

IL CASO

Il problema è venuto fuori “grazie” a un vaccinato positivo al Covid che ha violato la quarantena per andare a trovare la sua fidanzata. L’uomo è rintracciato dalla polizia in hotel a Torino grazie al sistema di tracciamento dei positivi. Questo è il sistema legato alle registrazioni degli hotel. Il trasgressore è stato quindi denunciato dagli agenti che lo hanno accompagnato in una struttura protetta.

VACCINATI POSITIVI MA IL GREEN PASS RESTA VALIDO

Si possono incontrare in giro per ristoranti, alberghi, palestre e bar perché in possesso di regolare (?) Green Pass ma la realtà potrebbe essere un’altra e molto pericolosa.

Premettendo che la stragrande maggioranza di persone vaccinate smette anche di controllarsi, quindi non sa se in un dato momento sia positivo o meno. Facciamo finta che per un motivo “X” un vaccinato decida (o sia costretto) di sottoporsi a tampone e disgraziatamente risulti positivo. Che succede? NULLA.

LA PERICOLOSA ANOMALIA

Non succede nulla perché il Green Pass in dotazione alla persona vaccinata resta valido anche in caso di accertata positività. Restano le regole generali, certo (obbligo di isolamento) ma il certificato verde di fatto continua ad essere valido. Il tutto è lasciato alla “responsabilità” del cittadino positivo di non uscire di casa (campa cavallo!).

Infatti qualche vaccinato dirà: “Se sei positivo devi stare in quarantena. Non è un problema se il Green Pass non viene aggiornato“. Quindi facciamo anche circolare qualcuno con l’auto non revisionata o la patente scaduta invece di stare responsabilmente fermi?

LE PRECISAZIONI DEL GARANTE DELLA PRIVACY

Il Garante per la protezione dei dati personali ricorda di aver segnalato più volte, nei mesi scorsi, al Ministero della salute, i profili critici derivanti da un mancato aggiornamento del certificato verde.

Il Garante si era fatto già sentire nel provvedimento riportante il parere sul DPCM di attuazione della piattaforma nazionale DGC per l’emissione, il rilascio e la verifica del Green Pass del 9 giugno 2021 [doc. web n. 9668064]. Aveva infatti messo chiaramente in evidenza che “il collegamento con la Piattaforma nazionale-DGC risulta indispensabile per verificare l’attualità delle condizioni attestate nella certificazione, tenendo conto dell’eventuale variazione delle stesse (es. sopraggiunta positività), con significativi rischi anche in ordine alla reale efficacia della misura di contenimento”. Di conseguenza “solo la Piattaforma nazionale-DGC, attuata nel pieno rispetto delle garanzie previste dalla disciplina di protezione dati e conformemente al parere dell’Autorità, ha infatti le caratteristiche per realizzare, superate le criticità in ordine alla specificazione delle finalità del trattamento sopra riportate, il rilevante obiettivo di interesse pubblico sottostante e può considerarsi proporzionata all’obiettivo legittimo perseguito”.

LA PASSATA SEGNALAZIONE DEL GARANTE

Conclude il Garante – “Nella segnalazione a Parlamento e Governo dell’11 novembre, l’Autorità ha sottolineato ancora una volta come l’efficacia a fini epidemiologici del green pass dipenda da verifiche periodiche sulla sua persistente validità, attuabili mediante la piattaforma nazionale DGC per il rilascio delle certificazioni, garantendo così l’esattezza e l’aggiornamento dei dati personali.

Il Garante informa che è appena pervenuto dal Ministero della salute la bozza di Dpcm di modifica del Dpcm del 17 giugno 2021, che tocca anche gli aspetti legati alla revoca dei green pass, sul quale esprimerà il proprio parere con la massima urgenza“.

LE “ATTENZIONI” DI GOVERNO E ISTITUZIONI VARIE

Perciò Governo, sanitari e istituzioni varie, molto attenti, scrupolosi e sistematici nel lanciare continui messaggi demonizzando la presunta pericolosità dei non vaccinati, “non si è accorto” di questa pericolosa FALLA che permette ai positivi di andarsene in giro a diffondere il virus. Questa, appunto, una pericolosità VERA e OGGETTIVA sulla quale non si può né discutere né si può smentire.

COME SI RISOLVE?

Arriverà un intervento dell’attentissimo Ministero della Salute che modificherà il sistema in modo che venga sospesa la certificazione verde a chi risulterà positivo al Covid.

Ma non è troppo tardi? CERTO! Fino ad oggi, mentre i non vaccinati vivono una vita monacale (già molto prima del Super(eroico) Green Pass, molti vaccinati positivi al Covid se ne vanno in giro per discoteche, palestre e quant’altro, magari anche consapevoli della loro pericolosa azione. W l’Italia!

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