27 Luglio 2024
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stima occupazione dicembre 2016

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Stima OCCUPAZIONE dicembre 2016

Pubblicati i dati ISTAT: il tasso di disoccupazione è del 12%, il livello più alto raggiunto da giugno 2015 quando il tasso era di 12,2%. Ecco i dettagli della stima OCCUPAZIONE dicembre 2016.

Tasso di occupazione stabile al 57,3%

Fa rilevare l’Istat che la stima OCCUPAZIONE dicembre 2016 è stabile rispetto a novembre, sintesi di un aumento per la componente maschile e di un equivalente calo per quella femminile.

  • Aumentano gli occupati di 25-34 anni;
  • calano gli occupati over 35.

A crescere, in questo mese, è l’occupazione dipendente a termine, mentre calano gli indipendenti. Il tasso di occupazione è stabile al 57,3%.

I disoccupati complessivi aumentano di 9 mila unità

La stima dei disoccupati a dicembre è in aumento su base mensile (+0,3%, pari a +9 mila). La crescita è attribuibile alla componente femminile a fronte di un calo per quella maschile e si distribuisce tra le diverse classi di età ad eccezione dei 25-34enni. Il tasso di disoccupazione è stabile al 12,0%.

La stima degli inattivi tra i 15 e i 64 anni è in diminuzione nell’ultimo mese (-0,1%, pari a -15 mila). Il calo interessa entrambe le componenti di genere e tutte le classi di età ad eccezione degli ultracinquantenni. Il tasso di inattività è stabile al 34,8%.

Nel trimestre ottobre-dicembre

Nell’arco del trimestre ottobre-dicembre si registra una sostanziale stabilità nella stima degli occupati rispetto al periodo precedente, sia tra gli uomini sia tra le donne. Segnali di crescita si rilevano per ultracinquantenni, dipendenti a termine e indipendenti, mentre si registra un calo per i 15-49enni e i dipendenti permanenti.

Nello stesso periodo trimestrale alla sostanziale stabilità degli occupati si accompagna la crescita dei disoccupati (+2,6%, pari a +78 mila) e il calo delle persone inattive (-0,6%, pari a -78 mila).

I dati su base annua

Su base annua, a dicembre si conferma la tendenza all’aumento del numero di occupati (+1,1% su dicembre 2015, pari a +242 mila). La crescita tendenziale è attribuibile ai lavoratori dipendenti (+266 mila, di cui +111 mila i permanenti, +155 mila quelli a termine) e coinvolge sia le donne sia gli uomini, concentrandosi tra gli ultracinquantenni (+410 mila). Nello stesso periodo aumentano i disoccupati (+4,9%, pari a +144 mila) e calano gli inattivi (-3,4%, pari a -478 mila).

Dati demografici che influenzano

Sul calo degli occupati di 15-49 anni (-168 mila unità) influisce in modo decisivo la diminuzione della popolazione in questa classe di età. Escludendo questo fattore, il numero degli occupati si considera invece in aumento di 76 mila unità e un conseguente aumento del tasso di occupazione. Tra i 50-64enni, al contrario, la crescita demografica contribuisce ad accentuare la crescita dell’occupazione determinata dalla sempre più ampia partecipazione al lavoro.

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