Vaccini agli under 16 britannici | Gli esperti del Cts dicono NO ai giovani di 12-15 anni in Gran Bretagna

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Articolo aggiornato domenica, 5 Settembre 2021 10:30

VACCINI AGLI UNDER 16 BRITANNICI

Il Comitato tecnico scientifico (Cts) non raccomanda i vaccini agli under 16 britannici. eccetto casi particolari. Intanto nel Regno Unito 42.076 nuovi casi positivi.

BENEFICI DELLA VACCINAZIONE SOLO MARGINALI

L’autorevole parere del JCVI‎‎ (Comitato congiunto indipendente per la vaccinazione e l’immunizzazione) è chiaro e non può essere ignorato. JCVI dice:

I benefici per la salute derivanti dalla vaccinazione sono marginalmente maggiori dei potenziali danni. Tuttavia, tale margine di beneficio, basato principalmente su una prospettiva sanitaria, è considerato troppo piccolo per sostenere la consulenza su un programma universale di vaccinazione di bambini altrimenti sani di età da 12 a 15 anni in questo momento“.‎

COSA CONSIGLIA IL JCVI

Il Cts consiglia ai governi britannici di cercare ulteriori contributi dalle ‎‎CM‎‎O (Chief Medical Officer del Regno Unito) sugli impatti più ampi delle vaccinazioni. Ciò include l’impatto sulle scuole e sull’istruzione dei giovani, che è stato colpito in modo sproporzionato dalla pandemia.‎

I GIOVANI CHE INVECE POSSONO VACCINARSI

Le persone di età compresa tra 12 e 15 anni che sono clinicamente vulnerabili al COVID-19 o che vivono con adulti che sono ad aumentato rischio di gravi malattie da virus sono già idonee per un vaccino COVID-19 e sono contattate dal NHS, per essere invitate a farsi avanti.

Il ‎‎JCVI‎‎ ha consigliato che questa offerta dovrebbe essere ampliata per includere più bambini di età compresa tra 12 e 15 anni, ad esempio quelli con anemia falciforme o diabete di tipo 1.‎

LE REAZIONI DEL MONDO POLITICO BRITANNICO

Sajid Javid, Segretario di Stato per la salute e gli affari sociale del Regno Unito, ha annunciato che, insieme ai ministri della salute di tutte e 4 le nazioni britanniche, è stata inviata una lettera ai direttori medici. Nella lettera è stato chiesto di considerare la vaccinazione dei giovani dai 12 ai 15 anni da una prospettiva più ampia, come suggerito dal ‎‎JCVI.‎

In altre parole è stato chiesto di trovare al più presto possibile ulteriori prove che suggeriscano che sarebbe utile offrire la vaccinazione a tutti i giovani di età dai 12 ai 15.

‎I NUMERI ATTUALI

Nel Regno Unito i vaccini sono stati somministrati a oltre 48 milioni di persone di età superiore ai 16 anni, tra cui oltre 48 milioni di prime dosi e oltre 43 milioni di seconde dosi.‎

Secondo gli ultimi dati di Public Health England e Cambridge University, i vaccini hanno salvato più di 105.000 vite e impedito 143.600 ricoveri e 24 milioni di casi in Inghilterra.‎

Intanto, il dato aggiornato al 3 settembre 2021 parla di 42076 nuovi casi nel Regno Unito.

LE REAZIONI DALL’ITALIA

Fabrizio Pregliasco, virologo dell’Università di Milano, ha commentato: “quella inglese è una scelta che va a privilegiare l’aspetto della sicurezza rispetto a valutazione sull’utilità per la comunità. Ma i dati degli eventi avversi, le miocarditi, evidenziano un dato bassissimo di episodi che poi sono stati lievi e autorisolventi. Mentre la variante Delta aumenta di 10 volte la contagiosità del Covid e le ospedalizzazioni anche tra i giovani“.

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