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Anticipazioni dieci comandamenti 14 novembre
Nel nuovo ciclo di cinque puntate di inchieste condotte da Iannacone, si parlerà di industrie e di crisi. Anticipazioni dieci comandamenti 14 novembre.
Riparte la 5a edizione
Dopo il successo di “Lontano dagli occhi”, lo speciale dedicato alle vittime dell’immigrazione andato in onda a ottobre, torna a partire da lunedì 14 novembre su Rai3 la nuova serie de “I dieci comandamenti”, il programma di “inchieste morali” condotto da Domenico Iannacone giunto quest’anno alla 5a edizione.
Un nuovo ciclo di cinque puntate, di cui l’ultima in prima serata, racconterà la realtà italiana dal basso attraversando luoghi e città dal nord al sud. Il filo conduttore sarà un viaggio nella pancia del Paese fatto di crisi, disperazione, sogni e speranze di rinascita.
La rivoluzione industriale
Primo appuntamento lunedì 14 novembre alle 23.10 su Rai 3 con La rivoluzione industriale.
“Ho bisogno di aiuto, non credo di farcela più da solo” è una delle tante voci di imprenditori disperati del Nord-est che cercano di difendersi dalla crisi che li attanaglia. In Veneto dal 2012 ad oggi sono state 3 mila le richieste d’aiuto registrate dal centro di ascolto dell’Ospedale Alto Vicentino. Voci di chi è ormai giunto sull’argine ultimo della propria esistenza umana e industriale.
La locomotiva d’Italia travolta da crisi e scandali finanziari ha smesso di correre, piegata e senza prospettive. Il suicidio diventa per molti l’atto estremo per nascondere la “vergogna” del loro fallimento. Domenico Iannacone compie un viaggio intimo nella vita di chi ha deciso di farla finita e di chi lotta per salvare sé stesso e quello che ha costruito in tanti anni di sacrificio.
La crisi e chi cerca di combatterla
La vita di piccoli e grandi imprenditori che cercano come possono di difendersi dalla massificazione industriale e dalla concorrenza asiatica. Le strategie per rimanere in piedi e per continuare ad esistere. Come la storia di una eccellenza italiana, la Bonotto, che produce tessuti di pregio in provincia di Vicenza e che ha deciso di attuare una vera e propria rivoluzione industriale: rallentare la produzione per fare un prodotto di qualità e per dare dignità al lavoro dei suoi operai. Oggi la Bonotto non teme più il mercato cinese, gli operai un tempo licenziati sono stati riassunti e i fatturati tornati a crescere. Un segnale netto di rinascita per il tutto il territorio e per il Paese intero.
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