Fca chiude alcuni stabilimenti fino a fine marzo 2020 per emergenza coronavirus | E le altre fabbriche ?

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Articolo aggiornato giovedì, 26 Marzo 2020 18:39

Fca chiude alcuni stabilimenti

La risposta all’emergenza COVID-19 in Europa tramite un comunicato stampa del 16 marzo 2020: Fca chiude alcuni stabilimenti (le sue controllate FCA Italy e Maserati).

CHIUSURA DEL PIANO DI PRODUZIONE: L’AGGIORNAMENTO

Il piano di produzione aggiornato prevede la chiusura temporanea dei seguenti stabilimenti per il mese di marzo 2020:

  • Italia: Melfi, G. Vico (Pomigliano), Cassino, Carrozzerie Mirafiori, Grugliasco e Modena;
  • Serbia: Kragujevac;
  • Polonia: Tychy.

Azioni di contrasto e diffusione del Covid-19

Fiat Chrysler Automobiles – recitava il precedente comunicato – intensificherà le azioni di contrasto alla diffusione del virus COVID-19 nell’ambito delle disposizioni emanate negli ultimi giorni dal Governo italiano.

A partire dall’11 marzo 2020, tutti i principali stabilimenti italiani del Gruppo saranno coinvolti in interventi straordinari che arriveranno anche, in alcuni casi, alla chiusura temporanea di singoli impianti per mettere in atto tutte le misure possibili per minimizzare il rischio di contagio tra i lavoratori.

In particolare, saranno ridotte le produzioni giornaliere con un minor addensamento di personale nelle principali aree di lavoro. In ogni stabilimento saranno inoltre fatti interventi specifici di igienizzazione delle aree di lavoro ed in particolare delle aree comuni di relax, degli spogliatoi e dei servizi igienici. Le azioni di igienizzazione dei singoli locali proseguiranno anche successivamente a questo primo intervento straordinario.

UN RAFFORZAMENTO DI MISURE DI SICUREZZA

Questi nuovi importanti interventi – prosegue il comunicato – rafforzano le misure di sicurezza che sono state immediatamente implementate all’esplosione del virus in Italia nelle scorse settimane e che sono state comunicate a tutti i lavoratori italiani con molteplici strumenti di comunicazione interna (Employee Portal, locandine nei siti produttivi, informative dei singoli responsabili delle risorse umane, etc). Tra le principali azioni, la facilitazione del lavoro a distanza per gli impiegati e l’applicazione di rigidi controlli e misure di sicurezza nelle mense e agli accessi di tutti i siti del Gruppo. Tutte le altre strutture amministrative di FCA continueranno regolarmente le loro attività nel rispetto delle norme e delle disposizioni governative con al tempo stesso il mantenimento delle misure di sicurezza e igiene applicate fin dal primo momento dell’esplosione del virus Covid-19.

GLI STABILIMENTI FCA CHE CHIUDONO TEMPORANEAMENTE

Lo stabilimento di Pomigliano è stato chiuso da mercoledì 11 marzo. Quello di Melfi e la Sevel da giovedì 12, quello di Cassino da giovedì 12. Per tutti gli stabilimenti italiani sono in corso gli interventi straordinari sopra descritti.

E LE FABBRICHE DELLE ALTRE AZIENDE ?

In Italia ci sono numerose altre medie e grandi aziende come Arcelor Mittal ed Eni a Taranto e come tante altre anche nel barese e nelle altre sedi d’Italia come Marelli (che ha inizialmente chiuso per 3 giorni fino al 16 marzo, prorogando poi la chiusura fino al 3 aprile), Bosch e Getrag dove non ci si ferma o ci si sta fermando per pochi giorni. Eppure i lavoratori che al termine del proprio turno di lavoro tornano a casa dai propri cari rappresentano un grande rischio di contagio per sé stessi, per i loro familiari e per tutti gli altri.

I sindacati (non uniti nemmeno in questo grave caso), prima di prendere delle iniziative per la tutela dei lavoratori, stanno attendendo (troppo!) eventuali misure a favore delle aziende che eventualmente decideranno di fermarsi (P.S.: la “svolta” è arrivata successivamente con la sigla del “Protocollo sicurezza lavoratori“).

Sta di fatto che si sta continuando a mettere a rischio la salute di centinaia di migliaia di persone (famiglie comprese) che, stando alle ordinanze governative, dovrebbero rispettare obblighi e divieti che in una fabbrica non è facile (talvolta è impossibile) rispettare.

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