27 Luglio 2024
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Messa per Mussolini e Gentile | NO di Santoro, vescovo di Taranto

Messa per Mussolini e Gentile. La messa (negata) era stata proposta dai movimenti Destra Popolare, RSI e Movimento Patria Nostra. Ma i rappresentanti protestano.

“Non è mai stata nostra intenzione far politica nella casa del Padre”

Il veto opposto dal Vescovo di Taranto, Monsignor Santoro, alla celebrazione di una messa in suffragio di Benito Mussolini (29.07.1883 / 28.04.1945) e Giovanni Gentile (29.05.1875 / 15.04.1944) che avrebbe dovuto tenersi presso la Chiesa del Sacro Cuore in via Dante a Taranto il 18 aprile 2016 alle ore 17, ha scatenato la reazione dei movimenti. Il manifesto (firmato “I Missini di terra jonica”) che annunciava la messa e che era stato affisso (sembra) all’interno della chiesa e per le strade di Taranto, pare sia stato notato dalla sezione di Taranto dell’ANPI (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia) che ha sollevato un polverone sottolineando la presunta gravità del fatto che è culminata poi nel no di Santoro alla celebrazione della messa. Di seguito il comunicato che i rappresentanti dei movimenti Destra Popolare, RSI e Movimento Patria Nostra hanno inviato alla nostra Redazione e che pubblichiamo per esteso. Naturalmente, essendo noi al di sopra di qualunque pensiero politico (che sia di destra, di sinistra o di centro) e avendo il dovere di essere imparziali in quanto ci occupiamo di informazione (e non di altro), siamo a disposizione per chiunque volesse replicare (scrivendo direttamente alla mail della nostra Redazione che provvederà alla pubblicazione dell’eventuale replica).

Il Comunicato

” L’Avv Raffaele De Cataldis, di Destra popolare, Vito Lalinga, segretario regionale di RSI Fiamma Nazionale e Giacinto Mangialardi, segretario provinciale di Movimento Patria Nostra, riunitosi in assemblea hanno discusso la negata Messa per Mussolini e Gentile da parte del vescovo Santoro.
Pur mantenendo un atteggiamento rispettoso nei confronti del Monsignor Santoro, rivendichiamo giustizia ritenendo di aver ricevuto in questo caso un trattamento inaspettato da parte di un pastore di tutto il popolo cristiano cattolico del quale noi facciamo parte. Non a caso i suoi predecessori Mons. Guglielmo Motolese e Benigno Papa non hanno mai consentito a nessuno di influenzare la chiesa di Dio neppure alle forze politiche benché i tempi fossero più duri di oggi e lo scontro ideologico-politico era ancora vivo. Non è mai stata nostra intenzione far politica nella casa del Padre e neppure approfittarne in alcun modo. Noi chiedevamo e chiediamo ancora una semplice messa a suffragio per due defunti. Se la messa ha assunto le sembianze di una strumentalizzazione e di uno scontro politico non è di certo imputabile ai richiedenti.
Avremmo potuto disquisire su una certa sinistra che dopo 71 anni ritiene di essere depositaria della verità assoluta, quando la verità storica è ben altro, avremmo potuto ricordare che a guerra finita i partigiani comunisti hanno continuato ad ammazzare inermi cittadini per il solo fatto che non la pensavano come loro, parliamo dei partigiani bianchi, avremmo potuto parlare della imponente figura di Giovanni Gentile e di tante altre cose ma non lo abbiamo fatto. Quello che chiediamo è una semplice messa a suffragio e che le autorità della chiesa non si facciano intimidire e neppure influenzare! Per tutto il resto siamo pronti, nelle apposite sedi, a un confronto storico-culturale con le sbraitanti parti oppositrici, le quali, invece di occuparsi dei problemi del popolo italiano, continuano a basare le proprie fortune elettorali e personali su antiche menzogne!

Taranto, 22 aprile 2016

Avv. Raffaele De Cataldis, Vito Lalinga, Giacinto Mangialardi 

 

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