27 Luglio 2024
Home » Spettacolo » Musica » Presentazione Uno Maggio Taranto 2019 | Il Concertone sta arrivando, ecco i primi nomi e i temi
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Presentazione Uno Maggio Taranto 2019

Si è tenuta oggi a Roma la presentazione Uno Maggio Taranto 2019. Alla Casa del Cinema di Roma, Michele Riondino, Roy Paci e Diodato insieme al Comitato Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti hanno presentato il programma della sesta edizione di #unomaggioliberoepensante.

TORNA IL CONCERTONE AUTOFINANZIATO

Ormai non ha bisogno di presentazioni il grande evento che nel giorno della Festa dei lavoratori porta Taranto alla ribalta nazionale non solo per la musica ma per le importanti tematiche di cui si discute sul palco. Il realtà tutto comincia anche prima, con l’evento (tra gli altri) UnoMaggio Jazz del 23 aprile al Teatro Orfeo di Taranto, che da quest’anno arricchisce ulteriormente la manifestazione. Uno Maggio di Taranto, interamente autofinanziata, creata dal Comitato Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti (un gruppo di operai e cittadini formatosi a seguito del sequestro degli impianti inquinanti dell’Ilva nel 2012) è giunta alla sesta edizione. E anche quest’anno la direzione artistica è affidata all’attore tarantino Michele Riondino, Roy Paci e Diodato (anche lui tarantino). A condurre l’evento saranno ancora una volta Valentina Petrini, Valentina Correani e Andrea Rivera.

GLI ARTISTI (i primi nomi svelati)

Numerosi sono gli artisti che hanno scelto di aderire all’iniziativa, come sempre, a titolo gratuito. Spiccano i nomi di Gazzè, Elio e l’Ayane ma altri nomi importanti saranno svelati nei prossimi giorni. Questi sono i primi nomi ufficializzati nella presentazione Uno Maggio Taranto 2019 che dalle ore 14 si alterneranno sul palco del Parco Archeologico delle Mura Greche:

  • Max Gazzè
  • Elio
  • Malika Ayane
  • Colle der fomento
  • CorVeleno
  • Andrea Laszlo De Simone
  • The Winstons
  • Dimartino
  • Epo
  • Mama Marjas
  • Tre Allegri Ragazzi Morti
  • Istituto Italiano di Cumbia
  • Terraross
  • Bugo
  • Sick Tamburo
  • Bobo Rondelli
  • Maria Antonietta
  • The Bluebeaters.
COME SEMPRE, NON SOLO MUSICA

Non mancheranno, anche quest’anno, ospiti provenienti dalla società civile: interverrà in collegamento Ilaria Cucchi e sul palco salirà lo scrittore e vignettista Mauro Biani. Inoltre non mancheranno gli interventi dei movimenti che da anni lottano per la difesa del territorio di tutta Italia. Insieme ai Liberi e Pensanti la loro presenza servirà a rafforzare ancora una volta la rivendicazione dei diritti dei popoli e la determinazione comune a difenderli. Parteciperanno all’evento anche studiosi, rappresentanti di comunità indigene, attivisti dal Sud America al Nord Europa, in lotta per realizzare un nuovo possibile progetto di convivenza in contrapposizione alle attuali politiche energetiche ed economiche.

COSA RAPPRESENTA L’EVENTO UNO MAGGIO LIBERO E PENSANTE

E’ il frutto di un processo politico ampio che il Comitato Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti porta avanti dal 2012 insieme alle comunità del territorio per chiedere la chiusura delle fonti inquinanti che hanno messo in ginocchio la città di Taranto. Una battaglia civile che ha portato alla creazione di un laboratorio politico che non riguarda più solo i tarantini ma che coinvolge tutte e tutti, in un momento storico nel quale resta fondamentale lavorare insieme per affrontare una delle più grandi sfide del nostro tempo: l’annunciato disastro ecologico. Il caso Taranto è dunque un terreno di lotta alla strategia neoliberista che cerca di trarre profitto dai rischi ambientali anziché affrontare il problema alla radice.

A TARANTO SITUAZIONE ANCORA GRAVE, COME CONFERMATO DALLA CORTE EUROPEA

La Corte europea dei diritti umani ha confermato la gravità della situazione di Taranto stabilendo che l’Italia ha violato i diritti umani, mettendo in pericolo la loro salute a causa delle emissioni inquinanti dell’Ilva e i rimedi messi in campo dal governo sono stati inefficaci. Secondo i giudici europei, che hanno deciso all’unanimità, le autorità italiane hanno violato gli articoli 8 e 13 della Convenzione europea sui diritti umani.

LA PROPOSTA DELL’ACCORDO DI PROGRAMMA

Un anno dopo il Comitato ha proposto di creare un Accordo di Programma, che così come accaduto a Genova avrebbe potuto cambiare le sorti di Taranto e di tutta la Puglia. I Liberi e Pensanti ricordano le promesse disattese di chi sposò quel progetto ma che oggi, pur essendo al governo del Paese, persegue progetti industriali opposti per la città e il suo siderurgico. Quell’insieme di azioni economiche e legislative nate dal lavoro coordinato di associazioni e cittadini è stato “dimenticato” il giorno dopo le elezioni politiche. Per i Liberi e Pensanti si tratta di una consuetudine a cui i tarantini sono stati abituati dalle precedenti forze politiche e sindacali lungo il cui solco però l’attuale governo pare essersi adattato perfettamente.

E INTANTO SI CONTINUA A MORIRE A TARANTO

Le conseguenze della sordità delle istituzioni sono dunque catastrofiche: le scuole chiudono, le morti aumentano. Tutto questo non ha scalfito minimamente la determinazione dei cittadini impegnati in questa lotta. È per questo che i Liberi e Pensanti fanno sapere che Piano Taranto è in continuo aggiornamento e sarà sottoposto a tutte le istituzioni e le forze politiche che mostreranno reale interesse alla chiusura delle fonti inquinanti del territorio, al reimpiego degli operai nelle bonifiche e alla creazione di una nuova e diversificata economia, lontana da quella monocultura dell’acciaio che continua a inquinare e uccidere.

CHI SOSTIENE E COME SOSTENERE UNO MAGGIO TARANTO

#Unomaggioliberoepensante è reso possibile dal contributo volontario di cittadine e cittadini di tutta Italia e da sponsor privati che hanno scelto di sostenere la lotta per restituire a Taranto un futuro.

Come ogni anno, Artisti 7607 darà il suo contributo per sostenere le spese SIAE. Artisti 7607 è la società cooperativa che tutela il lavoro degli attori e svolge attività di collecting nella negoziazione, raccolta e distribuzione dei diritti connessi al diritto d’autore, restituendo a ogni interprete italiano la facoltà di scegliere una gestione diretta e trasparente dei diritti connessi.

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