
sangineto il cane angelo torturato
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Articolo aggiornato giovedì, 15 Febbraio 2018 8:34
Sangineto il cane Angelo torturato
Si chiamava Angelo, il 4 zampe di cui si è parlato nel servizio mandato in onda domenica 23 ottobre 2016 nella trasmissione “Le Iene”. A Sangineto il cane Angelo torturato ha evidenziato una Calabria che ancora c’è (Guarda il VIDEO cane Angelo Le Iene).
La parte arcaica della Calabria
Ciò che abbiamo visto domenica 23 ottobre nel servizio andato in onda su Italia 1 a “Le Iene” dell’episodio (Sangineto il cane Angelo torturato) ha mostrato l’immagine arcaica della Calabria e dei suoi abitanti.
Ancora una volta, a uscirne sconfitta è la Calabria, a causa di quella parte fatta di persone arretrate e omertose oltre ogni ragionevole limite. I calabresi fortunatamente non sono tutti come quelli che abbiamo visto nel servizio de Le Iene e la parte buona della Calabria non ci sta.

Dopo la trasmissione del servizio di Sangineto (un comune di circa 1.381 abitanti della provincia di Cosenza in Calabria), i social sono stati letteralmente presi d’assalto dai commenti di indignazione e sdegno della parte buona della Calabria verso i propri conterranei, dai quali hanno preso le distanze.
E la reazione della Calabria per bene non si è fermata all’indignazione social perché, dopo la diffusione del video, ha organizzato una manifestazione contro questa barbarie per gridare a tutti che la Calabria e i calabresi non sono solo quelli visti nel servizio de Le Iene.
Angelo, il cane vittima delle orrende torture
Angelo, un cane torturato e barbaramente ucciso da quattro ragazzi di Sangineto. Il fatto è accaduto lo scorso agosto, quando in rete è stato diffuso dagli stessi ragazzi il video del cane sottoposto a indicibili torture e infine impiccato a un albero.

L’inviata delle Iene, Nina Palmieri, si è recata sul posto per chiarire la dinamica e le ragioni che hanno spinto i ragazzi a commettere un atto di tale ingiustificata brutalità. Purtroppo però, ciò che è emerso dal servizio è una pagina estremamente spiacevole per la comunità calabrese di Sangineto. Nina e la sua troupe si è infatti scontrata con un impenetrabile muro di omertà oltre che di aggressività da parte di un intero paese.
Un episodio che non si può dimenticare
Sangineto, come dice nel servizio l’inviata, è stato marchiato e macchiato da questo triste evento ma, paradossalmente, al tempo stesso si è consolidato e compattato in difesa dei ragazzi colpevoli della morte di Angelo. Alcuni degli abitanti di Sangineto si rifiutano di parlare o se lo fanno cercano di giustificare questa “bravata“, addirittura c’è chi dice che : “era solo un cane” o “hanno fatto una cosa giusto per ridere“. Il servizio si conclude poi con l’arrivo dei carabinieri che hanno letteralmente scortato la troupe de Le Iene fuori dal paese.
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