27 Luglio 2024
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Uno Maggio Taranto 2020 annullato

Il concertone Uno Maggio Taranto 2020 annullato, lo hanno annunciato gli organizzatori “Liberi e Pensanti” oggi in un comunicato. Il concerto diventato da anni l’evento non solo musicale del sud Italia diventa quest’anno un docufilm.

DOPO 7 ANNI DI MUSICA “SOCIALE” IL CONCERTONE PER QUEST’ANNO CAMBIA

La pandemia che ha investito l’intero globo ha portato il Comitato Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti insieme ai direttori artistici Michele Riondino, Roy Paci e Diodato all’inevitabile scelta. Il concerto che da 7 anni celebra la giornata dell’1 Maggio presso il Parco Archeologico delle Mura Greche di Taranto è stato annullato.

UN GRIDO CHE CI MANCHERÀ TANTISSIMO

Ci mancherà moltissimo l’Uno Maggio Taranto quest’anno, non solo per la musica e per i suoi grandi interpreti che ogni anno numerosi hanno voluto gratuitamente partecipare all’evento sociale rendendolo ancora più grande e “rumoroso”.

Mancherà quel grido di dolore, di rivalsa, di rivendicazione di diritti calpestati da decenni. Un grido che ha fatto riflettere in tutta Italia, che ha fatto conoscere persone e situazioni inaccettabili che da sempre affliggono intere popolazioni e categorie di lavoratori. Che sia un arrivederci al 2021, nella speranza che il Covid-19 sia stato nel frattempo sconfitto definitivamente.

UNA SCELTA SOFFERTA MA DOVEROSA

Questa scelta – riferiscono gli organizzatori e i direttori artistici – oltre
che dal lockdown stabilito per decreto, nasce dal rispetto nei confronti di tutte quelle vittime che purtroppo questa pandemia ha causato. La contrapposizione che il mondo sta vivendo tra salute e produzione/lavoro è una piaga che da decenni coinvolge e dilania il territorio tarantino.

E proprio per questo, pur abbandonando la forma del concerto, si ritiene importante, in questo momento più che mai, non restare in silenzio e portare la testimonianza di lotta e le riflessioni raccolte in questi anni a
un pubblico ancora più ampio.

IL CONCERTONE DUNQUE “CAMBIA VOLTO” E DIVENTA UN DOCUFILM

È stato deciso di realizzare un docufilm la cui regia sarà curata da Giorgio Testi, Francesco Zippel e Fabrizio Fichera. Come in un lento, inesorabile zoom ottico, il racconto audiovisivo si svilupperà attraverso una serie di stanze tematiche in cui verranno ospitati contributi di artisti e testimonianze volte a raccontare la storia di Taranto e le battaglie
di chi lotta per recuperarne la bellezza e restituire ai suoi lavoratori la piena dignità e sicurezza.

Un mix di user generated clip (live performance in lockdown), filmate con telefonini, animazioni con voce fuori campo e musica, interviste e testimonianze dirette. La storia di Taranto ci ricorda quello che oggi stiamo vivendo in scala mondiale e che può ben essere presa a simbolo degli errori delle politiche che si sono susseguite in questi anni.

MAI STATO SOLO UN CONCERTO MA UNA VOCE FORTE

L’Uno Maggio Libero e Pensante non è mai stato solo un concerto, un evento – proseguono gli organizzatori. L’Uno Maggio Libero e Pensante è un voce che si alza forte ogni anno e che rappresenta la punta dell’iceberg di un lavoro quotidiano e incessante.

Un lavoro che il Comitato Cittadini e lavoratori Liberi e Pensanti insieme a diverse realtà del territorio e diversi studiosi impegnati nella tutela dell’ambiente, per costruire una proposta reale e condivisa. Una proposta che dimostra inconfutabilmente la fattibilità di una riconversione economica e sociale, imprescindibile dalla chiusura del siderurgico (Arcelor Mittal, ex Ilva) e delle fonti inquinanti, in piena sintonia con l’agenda mondiale 2030.

DA SEMPRE L’UNIONE DI TANTE PERSONE IN UNA VOCE UNICA

Uno Maggio Taranto – continuano gli organizzatori – è da sempre una voce unica che raccoglie lo spirito e le proposte concrete di cambiamento di migliaia di persone, di attivisti provenienti da tutto il mondo.

Tutti insieme condividono un sentimento forte di ribellione ad un modello di sviluppo fondato sul ciclo estrazione, produzione, consumo, sulla concentrazione di immensi profitti e la socializzazione dei costi ambientali e sociali. Un modello miope e disumano alimentato dalla mancata adozione di politiche realmente indirizzate a riaffermare la priorità dell’ecosistema e dei cicli di vita del pianeta rispetto alla produzione delle merci.

UNA CRISI GLOBALE CHE DEVE DIVENTARE UNA GRANDE OCCASIONE

Il virus che ha messo in ginocchio il nostro mondo ci porterà a fronteggiare una crisi globale tra le più gravi mai affrontate dalla seconda guerra mondiale in poi. La speranza – precisano – è che da questa crisi possano nascere gli anticorpi per superare un sistema ormai insostenibile e consegnare alle future generazioni un mondo più giusto e vivibile. Dipenderà dalla volontà e dall’impegno di ciascuno di noi.

Questo docufilm – concludono i Liberi e Pensanti – nel suo piccolissimo, vuole essere una spinta a non sprecare questa occasione.

Photo: Malika Ayane (fotogramma) al concertone 2019.

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