27 Luglio 2024
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Vertenza Eni Val D’Agri | Pittella chiede un tavolo di crisi

Vertenza Eni Val D’Agri. Il Presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella chiede formalmente un tavolo di crisi.

La richiesta di Pittella

Il Presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, dopo l’incontro di ieri con il Sottosegretario allo sviluppo economico, Antonio Gentile, ha oggi formalmente chiesto all’Unità Gestione Vertenze del Ministero dello Sviluppo Economico la convocazione, nelle prossime ore, di uno specifico Tavolo di Crisi sulla vertenza Eni-Val D’Agri.

Pittella: “La richiesta viene formulata per venire incontro alle sollecitazioni che continuano a giungerci quotidianamente, con toni allarmati e preoccupati, dai Sindaci delle comunità dell’area, oltre che dalle parti sindacali e datoriali della Basilicata. L’interruzione delle attività estrattive in Val D’Agri, a seguito del sequestro di due vasche posizionate all’interno del Centro Oli Eni di Viggiano e del Pozzo di Reiniezione ‘Costa Molina 2’ in agro del Comune di Montemurro nell’ambito dell’inchiesta sul petrolio in Basilicata avviata dalla Procura della Repubblica di Potenza, hanno determinato, a partire dallo scorso 31 marzo, una situazione di forte disagio sociale ed economico in tutta l’area interessata, con inevitabili ripercussioni anche sulle attività al di fuori dei confini regionali, in particolare nell’area di Taranto, ove operano gli oltre 450 dipendenti della Raffineria Eni. Dei 400 dipendenti in servizio invece presso il ‘Cova’ di Viggiano oltre 350 sono stati, al momento, ricollocati presso altri stabilimenti del Gruppo e/o posti in cassa integrazione, mentre sono state notificate le lettere di sospensione contrattuale e degli ordini di lavoro a oltre un centinaio di aziende fornitrici dell’indotto, presso le quali operano non meno di tremila unità lavorative. In attesa di un pronunciamento della Corte di Cassazione, chiamata a esprimersi presumibilmente di qui a qualche mese, a seguito di ricorso avanzato da Eni, dopo che il Tribunale del Riesame ha confermato nelle scorse settimane le misure cautelari disposte dal Gip del Tribunale di Potenza, credo che vadano valutate con attenzione tutte le soluzioni tecniche che possano consentire la ripresa a breve delle attività del Centro Oli di Viggiano”.

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