27 Luglio 2024
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Anche Bari obiettivo terroristico

Anche Bari obiettivo terroristico. Lo confermano gli arresti di ieri a Bari nell’ambito dell’operazione antiterrorismo dei Carabinieri su ordine della Dda. Altri sono ancora i ricercati.

Massima allerta anche a Bari

Gli arresti di ieri dimostrano che è anche Bari obiettivo terroristico che di conseguenza rafforza le preoccupazioni sul fatto che l’Italia sia seriamente in pericolo di attentati terroristici.

Bisogna evitare allarmismi ma di sicuro c’è da mantenere alto il livello di attenzione in ogni città d’Italia specialmente nei pressi dei luoghi potenzialmente più sensibili.

Il 10 maggio 2016 sono state fermate due persone a Bari (e successivamente un’altra a Milano), forse altre tre persone sono attualmente ricercate.

Il fermo sarà probabilmente confermato oggi. L’operazione antiterrorismo è stata messa a segno dai carabinieri su disposizione dei pm della Dda, Rossi e Drago.

I nomi degli arrestati

I nomi dei due individui arrestati: l’afghano Hakim Nasiri (23 anni), accusato di terrorismo internazionale, domiciliato presso il Cara (Centro di accoglienza per richiedenti asilo) di Bari-Palese, con lo status di protezione sussidiaria dal 5 maggio 2016.

L’altro è l’afghano Gulistan Ahmadzai (29 anni), accusato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, domiciliato presso Borgo Libertà a Cerignola (Foggia), con lo status di protezione umanitaria riconosciuto nel settembre 2011.

Pare siano tre i soggetti ancora ricercati: due sono accusati di terrorismo e uno di immigrazione clandestina.

La segnalazione di un barese

Tutto è nato dalla segnalazione di un cittadino barese nel dicembre 2015 che, trovandosi vicino a questi individui che facevano video e scattavano foto in maniera strana all’interno di un centro commerciale di Bari, si è insospettito e ha avvertito i Carabinieri.

Il loro intervento, oltre al fermo, ha fatto scattare il sequestro i telefonini dei due sospettati.

Il selfie con Decaro

Nella memoria interna degli smartphone sequestrati sono state rinvenute foto dove i due vengono immortalati a Bari in tre punti: Ipercoop Santa Caterina, Aeroporto Karol Wojtyła e al porto.

E’ stato rinvenuto un selfie con il sindaco di Bari Antonio Decaro durante la “marcia degli scalzi” del 10 settembre 2015.

Sono state trovate anche foto scattate a Roma al Colosseo e al Circo Massimo e a Londra al centro commerciale West India Quay, oltre a foto di appartamenti, cinema, hotel, ristoranti e un centro benessere.

Nei telefoni dei due afghani anche foto con armi da guerra e tanto materiale inneggiante alla guerra santa, files di ogni tipo sull’islamismo.

Veri e propri sopralluoghi

Quelle foto scattate dai presunti terroristi sembrano delle vere e proprie ispezioni sui possibili punti da colpire in un attentato. E questo ha fatto seriamente insospettire gli inquirenti.

Dubbi rafforzati dal fatto che in 9 giorni, risultano scattate diverse foto in 7 città diverse, da Londra a Bari, poi Roma, Milano, Istanbul e Parigi.

Ieri tensione alta anche in Germania, a Monaco, dove alla stazione di Grafing un 27 enne di Monaco (poi fermato), al grido “Allah Akbar“, ha accoltellato 4 persone uccidendone una.

Si è temuto un attentato ma le indagini hanno appurato che si è trattato soltanto di un gesto folle di una persona psichicamente con dei grossi problemi.

La soddisfazione di Michele Emiliano

Anche Bari obiettivo terroristico. Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, con riferimento all’operazione anti-terrorismo ha dichiarato ieri 10 maggio:

Sono particolarmente grato alla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Bari, così come al Comando Provinciale di Bari dei Carabinieri per aver condotto una così delicata indagine, durata circa un anno, che ha permesso di individuare ed assicurare alla giustizia presunti terroristi appartenenti a cellule legate all’IS e ad Al Qaeda.

Questa operazione dimostra, laddove ce ne fosse bisogno, che gli apparati investigativi italiani funzionano efficacemente.

La Puglia per la sua strategica posizione geografica è certamente un territorio che non può lasciare indifferente gruppi criminali e gruppi terroristici, ma fortunatamente il lavoro congiunto dei servizi di sicurezza, delle istituzioni tutte e di molte attori sociali e religiosi rende più facile isolare i sospetti“.

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