27 Luglio 2024
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corsi retribuiti welfaretowork puglia 2016

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CORSI RETRIBUITI WelfareToWork Puglia 2016

L’offerta formativa della Regione Puglia che consiste nell’erogazione di corsi di formazione gratuiti e retribuiti per disoccupati grazie ai 10 milioni di euro messi a disposizione tramite il Programma Operativo FESR. Vediamo i dettagli dei corsi retribuiti WelfareToWork Puglia 2016.
Siamo andati di persona a verificarne il funzionamento (trovando delle pecche) e vi consigliamo anche di fare attenzione a chi vi rivolgete.

Aggiornamento del 24 gennaio 2017

La regione Puglia chiude i “rubinetti”. Con questo avviso pubblicato in data 20 gennaio 2017, le iscrizioni ai corsi sono state CHIUSE: “Si comunica che sono chiuse le iscrizioni ai corsi di Welfare to work a causa del progressivo esaurimento delle risorse finanziarie. Potranno essere completati solo i corsi per i quali gli Enti abbiano già effettuato regolare comunicazione di avvio delle attività. Si comunica inoltre che sarà pubblicato un nuovo Avviso per l’acquisizione delle candidature.

Saremmo curiosi di sapere se e a cosa siano serviti questi corsi peraltro gestiti in maniera caotica da molti dei centri per l’impiego.

Requisiti per partecipare ai corsi retribuiti WelfareToWork Puglia 2016

Tutte le persone che si trovano nelle seguenti situazioni possono accedere ai voucher formativi per i corsi retribuiti WelfareToWork Puglia 2016:

  • disoccupati percettori di ammortizzatori sociali;
  • i disoccupati privi di sostegno economico con reddito ISEE superiore a 3000 euro;
  • disoccupati inseriti in accordi di ricollocazione a seguito di accordi di programma o tavoli di crisi nazionali o locali;
  • i lavoratori in cassa integrazione per cessata attività;
  • beneficiari della misura “Lavoro minimo di cittadinanza” finanziati con le risorse già trasferite agli Ambiti sociali di zona.

Come iscriversi ai corsi RETRIBUITI

Tutte le persone che si trovano in una delle situazioni appena descritte, devono iscriversi ai corsi retribuiti WelfareToWork Puglia 2016 recandosi personalmente presso i Centri per l’Impiego indicando, tra i corsi disponibili, quelli ai quali vogliono partecipare.
Dovete ovviamente essere iscritti al Centro per l’Impiego e dovete aver già firmato il patto di servizio con lo stesso ente (vedi qui sotto di cosa stiamo parlando). Se tra i vostri documenti non trovate quello inerente al patto di servizio, recatevi presso il centro per l’impiego e chiedete di (re)inviarvelo via mail oppure fatevelo stampare e consegnare.
Le persone che parteciperanno ai corsi gratuiti di formazione che avranno svolto almeno il 70% delle ore di frequenza riceveranno (al termine dei corsi) i voucher formativi retribuiti.

Occhio a chi vi rivolgete

Fate attenzione perché in rete troverete tanti annunci di scuole di formazione che sponsorizzano i corsi gratuiti invitandovi a chiamarli per chiedere informazioni. Noi invece vi ribadiamo di recarvi direttamente al Centro per l’Impiego che sarà l’ente che provvederà poi a chiamarvi direttamente.
Sono 215 gli enti accreditati alla formazione, hanno chiesto (e ottenuto) di essere inseriti negli elenchi tramite iscrizione al portale Sistema Puglia.

Consulta l’elenco degli enti accreditati alla formazione

Ricordiamo cosa è il PATTO DI SERVIZIO

Il Patto di Servizio personalizzato è un accordo stipulato con il Centro per l’Impiego territorialmente competente per agevolare la ricerca di una nuova occupazione. Questo prevede l’obbligo di partecipare ai corsi di formazione per i quali si è chiamati a partecipare, e l’accettazione di proposte di lavoro congrue.

Siamo andati a controllare…

Ci siamo recati presso gli uffici di un Centro per l’Impiego della provincia SUD di Bari per capire come vanno le cose e dobbiamo dire che, a parte i manifesti sul “Welfare to work” affissi ai muri e lasciati in maniera confusa su alcuni mobili nel corridoio, non abbiamo trovato una grande organizzazione. Ci hanno indirizzato a una persona che ci ha detto che hanno al momento ricevuto dalla Regione una lista di persone da chiamare. Queste sono persone che si trovano solo in una delle condizioni indicate (peraltro nemmeno quelle in situazioni più critiche) e che, al momento, saranno chiamate solo loro per l’iscrizione ai corsi.

Il solito caos…

Abbiamo assistito alla scena in cui l’impiegata chiedeva a un disoccupato (che non si trovava in quella lista) di compilare un modulo di autocertificazione con il quale si chiederà alla regione di essere inserito in quella lista. Un collega dell’impiegata ha poi aggiunto che se la regione Puglia approverà quella richiesta (fermo restando il rispetto dei requisiti di accesso), il disoccupato sarà poi chiamato (forse all’inizio del 2017) dallo stesso Centro per l’Impiego per indirizzarlo ai corsi.
Pertanto, visto il solito caos, il consiglio è quello di recarsi direttamente al Centro per l’Impiego della propria zona.
Alla regione Puglia diciamo invece di monitorare (e migliorare) costantemente il funzionamento del “Welfare to work” (magari) direttamente nei Centri per l’Impiego.

L’intento della Regione Puglia

Allo scopo di accrescere le competenze dei cittadini pugliesi in difficoltà occupazionale, la Regione Puglia intende riproporre tale modalità di intervento anche nella programmazione 2014-2020, traendo spunto dalla precedente esperienza anche per quanto concerne l’aggiornamento dei contenuti formativi e le modalità di programmazione ed attivazione dell’offerta formativa sul territorio.
Tale modalità di intervento si svilupperà in un ottica di programmazione integrata, di innovazione delle politiche attive del lavoro e di inclusione sociale, di monitoraggio e di verifica dei risultati, coerentemente con altre misure messe in campo dalla Regione Puglia.

L’avviso per la costituzione dell’elenco delle scuole autorizzate

Attraverso la pubblicazione dell’Avviso N.2/2016, della durata di 1 anno, la regione Puglia intende costituire un elenco di organismi autorizzati all’erogazione di interventi di formazione rivolti ai destinatari del Programma “Welfare to Work” individuati ed in favore dei quali verranno concessi dei voucher formativi.
La scelta del percorso formativo di qualificazione o riqualificazione, a seconda delle esigenze individuali, dovrà avvenire sulla base delle esigenze formative dell’utente, sia in termini di opportunità, con particolare riferimento ai benefici attesi in ordine all’aggiornamento delle competenze e all’inserimento o reinserimento nel mercato del lavoro, sia in termini di durata.
I percorsi formativi che si intendono finanziare con l’Avviso afferiscono principalmente alle tematiche – priorità di intervento collegate ai settori industriali innovativi così come individuati dalla DGr n.1552/2009.

Scarica e leggi l’avviso pubblico N.2/2016 P.O. Puglia 2014-2020 Fondo Sociale Europeo Azione di sistema welfare to work.

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