27 Luglio 2024
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Giornata nazionale OLIO EVO italiano

Migliaia di agricoltori si sono riversati dentro e fuori il Mandela Forum di Firenze in Toscana per la giornata nazionale OLIO EVO italiano.

A difesa del vero OLIO Made in Italy

Elemento più rappresentativo della dieta mediterranea, l’olio extravergine di oliva italiano è, come altri prodotti, messo a serio rischio falsificazioni. Per questo, migliaia di agricoltori provenienti da ogni parte d’Italia, si sono incontrati dentro e fuori il Mandela Forum di Firenze.
Il luogo non è casuale perché la Toscana è la regione la cui immagine risulta essere la più sfruttata per spacciare l’olio di oliva straniero come italiano nel mondo.
Presenti all’incontro, il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo, il premier Matteo Renzi insieme al ministro delle Politiche Agricole, Maurizio Martina, al Ministro della Giustizia, Andrea Orlando, il Presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi e il Sindaco di Firenze, Dario Nardella.

Durante la manifestazione, è stato degustato in anteprima assoluta l’olio nuovo dell’annata 2016/2017 proveniente dalle diverse regioni. Gli assaggiatori esperti hanno dato le loro valutazioni.
L’occasione della giornata nazionale OLIO EVO italiano è stata propizia per conoscere nelle specifiche proprietà dal vivo la produzione nazionale che può contare sul maggior numero di olio extravergine a denominazione in Europa e sul più vasto patrimonio di varietà di olive del mondo.
Si è parlato anche di innovazione con curiosità dalla cucina alla tecnologia, dai nuovi prodotti alla cosmetica fino all’olio di oliva più costoso al mondo.

Tanti i motivi per preoccuparsi

Concorrenza sleale, speculazioni, mancanza di trasparenza, truffe ed inganni, mettono a rischio il futuro del simbolo della dieta mediterranea Made in Italy. Ci si è soffermati sulle truffe dell’olio, con la dimostrazione pratica delle frodi e degli inganni che avvengono più frequentemente in Italia e nel mondo. Utili consigli sono stati dati dal tutor dell’extravergine per guidare nell’acquisto e nel consumo.

Il crollo della produzione

I dati presentati stamattina sono preoccupanti perché si parla di un crollo del 38% della produzione di olio di oliva in Italia, che scende a 298 milioni di chili, un valore vicino ai minimo storici di sempre, con effetti inevitabili sui prezzi.
Questo andamento si riflette sulla produzione a livello mondiale dove si prevede una storica carestia dei raccolti per effetto del crollo della produzione anche in Grecia con circa 240 milioni di chili (-20%) e in Tunisia dove non si supereranno i 110 milioni di chili (-21%) mentre in Spagna, che si conferma leader mondiale, si stimano circa 1400 milioni di chili, in linea con l’anno scorso. In controtendenza la Turchia che aumenta la produzione del 33% per un totale di 190 milioni di chili.

La conseguente previsione di produzione mondiale è di 2,785 miliardi di chili in calo del 9%, con ripercussioni sui prezzi (in forte rialzo per effetto della corsa all’acquisto dell’olio nuovo).
Coldiretti rimarca il fatto che i cambiamenti si faranno sentire soprattutto nei portafogli degli italiani, il cui consumo di olio di oliva (a persona) si aggira attorno ai 9,2 chili all’anno, dietro la Spagna con 10,4 chili e la Grecia che con 16,3 chili.
Coldiretti sottolinea che i prezzi alla borsa merci di Bari (la più rappresentativa a livello nazionale) sono in significativo aumento con un balzo nell’ultima settimana del 14% per l’extravergine rispetto all’inizio dell’anno.

Chi produce di più in Italia

Le previsioni Ismea/Unaprol, che posizionano l’Italia al 2° posto nel mondo nel 2016/17, dicono che sarà la Puglia (nonostante il calo) la regione che produrrà di più. A seguirla saranno Calabria e Sicilia. Coldiretti ha fatto anche un quadro complessivo nel Mezzogiorno, dove si stima un calo produttivo del 39%, a differenza del nord (dove sarà di appena il 10%) e del centro (dove si aggirerà intorno al 29%, Toscana compresa).

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