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CONFERENZA STAMPA DRAGHI 10 GENNAIO
Era molto attesa la prima conferenza stampa Draghi 10 gennaio 2022. Il premier è arrivato alle ore 18:18 davanti alle telecamere e ha iniziato il suo discorso. Presenti anche il ministro della Salute, Speranza, il ministro dell’Istruzione, Bianchi e il coordinatore del Cts, Locatelli.
SUBITO L’INVITO ALLA VACCINAZIONE
Mario Draghi ha dato il via al suo discorso parlando di vaccinazioni e di obbligo vaccinale imposto, ha detto, sulla base dei dati. “Non dobbiamo mai perdere di vista una costatazione: gran parte dei problemi che abbiamo oggi dipende dal fatto che ci sono dei non vaccinati. Le terapie intensive sono occupate per i 2/3 da non vaccinati” – ha detto il Premier. In Italia superati i 2 milioni di attualmente positivi. Nelle ultime 24 ore si sono registrati 101.762 nuovi contagi e 227 decessi. L’indice di positività sale al 16,6% con 612.821 tamponi effettuati (n.d.r.).
Poi il ringraziamento agli italiani che hanno aderito alla campagna vaccinale rinnovando – ha detto – per l’ennesima volta l’invito a vaccinarsi e a fare le altre dosi per chi non lo avesse ancora fatto. “Un anno che dobbiamo affrontare con realismo, prudenza ma anche fiducia e soprattutto con unità“, ha detto Draghi riferendosi al 2022.
IL CAPITOLO SCUOLA
“La scuola aperta è una priorità. Non ha senso chiudere le scuole quando poi i ragazzi, dopo la scuola, andrebbero ovunque. Sarebbe come tornare all’anno scorso” – ha detto Draghi. “La scuola è fondamentale per la democrazia e va tutelata e protetta, non abbandonata” – ha aggiunto. Poi i ringraziamenti al ministro, gli insegnanti e ai genitori per gli sforzi di oggi e delle prossime settimane e mesi. “Probabilmente ci sarà un aumento delle classi in Dad ma quello che va respinto è il ricorso generalizzato alla didattica a distanza” ha concluso il Premier sulla scuola.
È intervenuto il ministro dell’Istruzione, Bianchi, che ha citato il poco meno dell’1% dei docenti sospesi perché non vaccinati. Poi ha sottolineato il fatto di riuscire a tenere sotto controllo la situazione dei contagi nelle scuole. Il ministro ha ricordato l’assunzione di oltre 60 mila assunzioni già arrivate che hanno consentito di mantenere alta l’efficienza scolastica.
SPERANZA: “RIDURRE ULTERIORMENTE LA PRESSIONE DEI NON VACCINATI“
Lo ha detto il ministero della Salute, Speranza, ribadendo l’obiettivo del Governo ossia ridurre ulteriormente la pressione dei non vaccinati sulle terapie intensive. Il ministro ha poi mostrato un grafico che a suo dire spiegherebbe il senso delle parole e delle decisioni del Governo. “Per favorire la rinascita del Paese la strada è ridurre il peso dei non vaccinati“.
LA SFIDA DEL GOVERNO
“Il Governo sta affrontando la sfida della pandemia e la diffusione di varianti molto contagiose con un approccio un po’ diverso rispetto al passato” – ha detto Draghi. “Vogliamo essere molto cauti ma anche cercare di minimizzare gli effetti economici, sociali, soprattutto sui ragazzi e le ragazze, che hanno risentito delle chiusure dal punto di vista psicologico e della formazione e ci riusciremo anche stavolta grazie a tutti“.
“Grazie alla vaccinazione la situazione che abbiamo di fronte è molto diversa dal passato. L’economia ha segnato una crescita di oltre il 6%, le nostre scuole hanno riaperto” – ha proseguito Draghi.
L’EVENTUALE ULTERIORE ESTENSIONE DELL’OBBLIGO VACCINALE
Alla domanda di un giornalista sull’eventuale ulteriore estensione e quali siano i problemi per arrivarci, Draghi ha risposto che trattasi di un argomento complesso. “Servono prudenza, fiducia, unione e vaccinazione“.
“Perché solo sui vaccini, fondamentali, e non si punta anche sulle cure?” – ha chiesto un giornalista. Ha risposto Franco Locatelli (Cts) parlando di anticorpi monoclonali che non mostrerebbero efficacia su Omicron. “Per questo è importante identificare bene la variante – ha detto Locatelli – poi ci si è attivati per rendere disponibili un paio di farmaci di efficacia intorno all’80%“. Poi ha proseguito sottolineando la pericolosità di Omicron che non sarebbe poco pericolosa come si dice ma al contrario ha un suo livello di pericolosità da non sottovalutare.
LA CONCLUSIONE DEL PREMIER
Draghi ha chiuso il suo discorso facendo riferimento alle critiche ricevute per la mancata conferenza stampa in occasione del nuovo decreto del 7 gennaio 2022. “Ci sono stati dei motivi per i quali non si è potuto fare la conferenza stampa e spero di aver riparato stasera” – ha detto Draghi al termine della conferenza stampa terminata alle 19:05.
IL VIDEO DELLA CONFERENZA STAMPA
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