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DPCM 12 OTTOBRE 2021
Draghi, in serata, ha firmato il nuovo Dpcm 12 ottobre 2021 contenente le modalità di verifica del possesso delle certificazioni verdi COVID-19 in ambito lavorativo nelle pubbliche amministrazioni.
DRAGHI HA FIRMATO
In serata è arrivata la firma del Presidente del Consiglio, Mario Draghi, su proposta del ministro dell’economia e delle finanze, Daniele Franco, del ministro della salute, Roberto Speranza, e del ministro per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale, Vittorio Colao.
Lo scopo è quello di fornire ai datori di lavoro pubblici e privati gli strumenti informatici che consentiranno una verifica quotidiana e automatizzata del possesso delle certificazioni.
UN SOFTWARE PER LA VERIFICA
Per “assicurare efficace ed efficiente” verifica del Green pass nei luoghi di lavoro pubblici e privati, il ministero della Salute “rende disponibili ai datori di lavoro specifiche funzionalità“. Il fine è verificare in maniera “quotidiana e automatizzata” rivelando solo il “possesso” di un certificato “in corso di validità”.
Il dpcm sul Green pass prevede l’uso “di un pacchetto di sviluppo per applicazioni (Software Development
Kit-SDK), rilasciato dal ministero della Salute con licenza open source”, che consente di integrare nei sistemi informativi di controllo accessi fisici della pubblica amministrazione, nei sistemi di controllo della temperatura o in soluzioni tipo totem, le funzionalità di verifica della Certificazione verde COVID-19, mediante la lettura del QR code.
GARANTITA LA PRIVACY
L’App per effettuare i controlli del Green pass garantirà la privacy dei diretti interessati. Si legge nel Dpcm infatti che “è fatto esplicito divieto di conservare il codice a barre bidimensionale (qr code) delle certificazioni verdi Covid-19 sottoposte a verifica, nonché di estrarre, consultare, registrare o comunque trattare per finalità ulteriori rispetto a quelle” per il controllo per l’accesso al lavoro “le informazioni rilevate dalla lettura dei qr code e le informazioni fornite in esito ai controlli stessi“.
PER CHI LAVORA SU TURNI
Si legge nel Dpcm “Per far fronte a specifiche esigenze di natura organizzativa, (esempio: i turni, o attività connesse all’erogazione di servizi essenziali), i soggetti preposti alla verifica” del Green pass “possono” richiederlo ai lavoratori “con l’anticipo strettamente necessario e comunque non superiore alle 48 ore. Ciò anche in relazione agli obblighi di lealtà e di collaborazione derivanti dal rapporto di lavoro“.
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LE CONSEGUENZE
“I soggetti sprovvisti di certificazione verde dovranno essere allontanati dal posto di lavoro. Ciascun giorno di mancato servizio, fino alla esibizione della certificazione verde, è considerato assenza ingiustificata, includendo nel periodo di assenza anche le eventuali giornate festive o non lavorative. In nessun caso l’assenza della certificazione verde comporta il licenziamento“.
SCARICA IL PDF DEL DPCM PUBBLICATO IN GAZZETTA UFFICIALE
Se non riesci a vedere il pdf, SCARICALO QUI: DOWNLOAD DPCM del 12 ottobre 2021
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