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19 Settembre 2024
Home » Lifestyle » Welfare e sociale » REDDITO DI CITTADINANZA | Il rapporto INPS, beneficiari in aumento nel 2021
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PERCETTORI RdC OTTOBRE 2021

L’Inps ha divulgato il nuovo report sui percettori RdC ottobre 2021, si tratta di un documento completo con tutti i numeri riguardanti il reddito di cittadinanza, la pensione di cittadinanza e il reddito di emergenza (REM).

COSA È IL REDDITO DI CITTADINANZA

Il Reddito di Cittadinanza (RdC) è una misura di politica attiva del lavoro e di contrasto alla povertà, alla disuguaglianza e all’esclusione sociale. Si tratta di un sostegno economico ad integrazione dei redditi familiari finalizzato al reinserimento lavorativo e sociale. La durata prevista è pari a 18 mesi, rinnovabili. Come stabilito dal DL n.4/2019, convertito in Legge n.26/2019, i cittadini possono richiederlo a partire dal 6 marzo 2019, obbligandosi a seguire un percorso personalizzato di inserimento lavorativo e di inclusione sociale.

Il beneficio assume la denominazione di Pensione di Cittadinanza (PdC) se il nucleo familiare è composto esclusivamente da uno o più componenti di età pari o superiore a 67 anni.

I RICHIEDENTI DAL 2019 AL 2021

Chi richiede la prestazione è uno dei componenti il nucleo familiare. La domanda di prestazione può essere accolta ovvero respinta.

  • 2019 (da marzo a dicembre): hanno presentato una domanda per RdC/PdC 1,64 milioni di nuclei familiari;
  • 2020 il numero di nuclei familiari richiedenti è stato pari a 1,46 milioni (in media ogni mese 122 mila nuclei);
  • Nei primi nove mesi del 2021 hanno richiesto la prestazione 976 mila nuclei (in media ogni mese 108 mila nuclei).
I BENEFICIARI DAL 2019 AL 2021 (IN AUMENTO)

I nuclei beneficiari di almeno una mensilità di RdC/PdC sono stati:

  • 2019 1,1 milioni, per un totale di 2,7 milioni di persone coinvolte;
  • 2020 1,6 milioni, per un totale di 3,7 milioni di persone coinvolte;
  • nei primi nove mesi del 2021 i nuclei beneficiari di almeno una mensilità sono 1,7 milioni per un totale di 3,8 milioni di persone coinvolte.
L’IMPORTO MEDIO MENSILE EROGATO

L’importo medio mensile erogato è crescente nel tempo. Complessivamente è aumentato dell’11%, passando da 492 euro erogati nell’anno 2019 a 547 euro erogati nell’anno 2021. Il differenziale assoluto tra Sud/Isole e Nord è stabile e di poco superiore a 100 euro al mese.

A ogni rinnovo mensile accade che alcuni nuclei beneficiari risultano non possedere il diritto alla prestazione. Nei primi nove mesi del 2021 è stato revocato il beneficio a 90mila nuclei, mentre nell’intero anno 2020 erano stati 26mila.

A QUANTI È STATO REVOCATO IL DIRITTO

I motivi per cui è possibile che il beneficio venga revocato sono molteplici. La motivazione più frequente è l’accertamento della “mancanza del requisito di residenza/cittadinanza”.

Nei primi nove mesi del 2021 sono decaduti dal diritto 244mila nuclei, erano stati 259 mila nell’intero anno 2020 e 80mila tra aprile e dicembre 2019. La causa più frequente è legata alla variazione dell’ISEE, che supera la soglia prevista. Tra i motivi di decadenza rilevano anche i casi in cui cambia la composizione del nucleo familiare.

I BENEFICIARI PER AREA GEOGRAFICA

A fronte di circa 1,34 milioni di nuclei percettori sono state coinvolte quasi 3 milioni di persone, così ripartite:

  • 1,97 milioni nelle regioni del Sud e nelle Isole
  • 579 mila nelle regioni del Nord
  • 417 mila in quelle del Centro.

La regione con il maggior numero di nuclei percettori di RdC/PdC è la Campania (21% delle prestazioni erogate), seguita da:

  • Sicilia (18%)
  • Lazio (10%)
  • Puglia (9%).

Nelle quattro regioni citate risiede quasi il 60% dei nuclei beneficiari. Circa il 60% dei nuclei percepisce un importo mensile fino a 600 euro mentre all’estremo opposto neanche l’1% percepisce un importo mensile superiore a 1.200 euro. Quanto alla cittadinanza, nell’86% dei casi il richiedente la prestazione risulta di cittadinanza italiana, nel 9% è un cittadino extra-comunitario in possesso di un permesso di
soggiorno, nel 4% è un cittadino europeo ed infine nell’1% si tratta di familiari di tutti i casi precedenti.

LEGGI IL RAPPORTO COMPETO INPS (PDF)

Fonte: INPS

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